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 2010  luglio 11 Domenica calendario

LO SHOWMAN SENZA PELI SULLALINGUA ALLA VIGILIA DEL TOUR CON L’ORCHESTRA ITALIANA

Renzo Arbore è appena tornato da Shanghai dove si esibirà in concerto a fine settembre nell’ambito dell’Expò. E il prossimo 21 luglio inizia, sempre con l’Orchestra italiana, una tournée che toccherà 30 città partendo da S. Benedetto del Tronto. Prima avrà partecipato a Umbria Jazz dove riceverà il premio Berckley. Insomma sembra che l’attività principale del grande Renzo sia fare il musicista. E la tv? Glielo chiediamo in questa intervista esclusiva. Quando tornerà sul piccolo schermo? Non torno in tv per adesso perché la Rai non mi vuole. Preferisce fare pessima tv di intrattenimento piuttosto che rivolgersi ad uno come me che non solo è l’unico ad esserle stato sempre fedele ma che ha rinnovato con sicurezza e qualità prima i programmi della Radio ancora oggi celebrati (Bandiera gialla, Per voi giovani, Alto gradimento) e poi i programmi della tv ancora oggi ineguagliati per qualità e successo. Tutti prototipi e modelli di successo che nessuno è stato più capace di riprendere. Ma lei ha presentato progetti all’azienda? Naturalmente si. Fortunatamente la creatività per adesso non mi ha ancora abbandonato, anzi è più forte e intensa di prima. Come dimostrano i successi delle mie imprese musicali da un capo all’altro del mondo. Pessimista, dunque? Confido nel futuro perché sono un pensatore positivo e ho visto tanti altri momenti drammatici nella storia della Rai. Per dirla con un detto francese «tout casse, tout passe, tout lasse et tout se remplace», tutto si rompe, tutto passa, tutto ci lascia, ma saggiamente, tutto si rimpiazza. Ogni riferimento non è casuale. Ci saranno novità musicali nel prossimo futuro? Nel 2011 festeggeremo i 20 anni dell’Orchestra italiana. Il Presidente Napolitano mi ha voluto anche tra i protagonisti dei prossimi festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Faremo tre concerti dedicati all’evento in tre grandi capitali italiane da definire. Continuerà ancora con lo swing? Certo. Io, prima ancora di Michael Bublè ho recuperato questo genere portandolo anche in tv. Nel 2001 creai gli Swing maniacs reinterpretando anche motivi del compianto Lelio Luttazzi come «Il giovanotto matto» e altre. vero che riceverà anche il Premio satira politica a Forte dei Marmi? Sì, il prossimo 11 settembre mi daranno questo prestigioso riconoscimento per la mia satira sempre positiva e rispettosa, pur essendo incisiva e tagliente. Un evento che le ha fatto più piacere nella sua lunga carriera? La recente riproposizione in dvd del film «Il Pap’occhio» rivalutato in un periodo come quello di oggi, così difficile per la chiesa cattolica e realizzato in un analogo momento di difficoltà.