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 2010  luglio 12 Lunedì calendario

LA QUALIT DEL MARE CON UN CLIC

Tutte le informazioni sulle acque di balneazione sono state messe a disposizione dei cittadini su internet. Si potranno trovare sul sito www.portaleacque.it realizzato dal ministero della Sa-lute, in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità (Iss), le regioni e le Agenzie regionali per l’ambiente (Arpa),con il supporto tecnologico dell’Istituto poligrafico e Zecca dello Stato. Il sito – ancora in via di completamento – è stato creato per fornire agli utenti informazioni corrette e in tempo reale sullo stato qualitativo delle acque di balneazione e la loro sicurezza. Attraverso il sito è possibile anche formulare suggerimenti e fare osservazioni o reclami, vedere foto e mappe satellitare.
I dati sui parametri microbiologici provengono dalle Arpa regionali. Per conoscerli basta cliccare sul nome della località dove si vuole fare il bagno. Il portale si compone di quattro macro-sezioni relative alle acque potabili, minerali e termali, e di balneazione. Le prime tre sezioni sono in fase di realizzazione,mentre l’ultima è in corso di ultimazione.
Per la determinazione del divieto di balneazione il testo normativo di riferimento è il decreto del ministero della Salute del 30 marzo scorso. Il decreto reca anche modalità e specifiche tecniche per l’attuazione del Dlgs 116 del 30 maggio 2008 riguardante la gestione della qualità delle acque di balneazione.
Tale decreto legislativo (attuativo della direttiva 2006/7/Ce) traspone in Italia le norme europee su monitoraggio e classificazione, nonché su gestione e informazione al pubblico per la qualità delle acque di balneazione (ad esempio con l’adozione di un divieto temporaneo di balneazione attraverso un’ordinanza del sindaco e la previsione di comunicazioni ai bagnanti tramite l’apposizione di appositi segnali di divieto).
Le nuove norme vogliono pre-servare, proteggere e migliorare la qualità dell’ambiente e proteggere la salute umana. Per questo si applicano a qualsiasi parte di acque superficiali dove la singola regione prevede che un congruo numero di persone pratichi la balneazione.
In coerenza con tali principi, il Dm 30 marzo 2010 fissa i valori limite di sostanze relativi a un singolo campione di acqua. L’eventuale superamento di questi limiti determina il divieto di balneabilità e impone alla regione l’obbligo di individuare le azioni di gestione e le modalità di informazione al pubblico.
Il primo monitoraggio sulla qualità delle acque di balneazione dovrà essere condotto dalle regioni (in base ai parametri di qualità indicati dal Dlgs 116/2008) a decorrere dalla stagione balneare 2010 e cesseranno di avere efficacia i parametri previsti dal Dpr 470 dell’8 giugno 1982.
Se dopo un evento inquinante, l’esito delle analisi chimico-fisiche è favorevole e dimostra che le acque di balneazione non superano i valori limite, le regioni potranno revocare la chiusura alla balneazione. Però, se l’analisi di un singolo campione, pur conforme ai valori limite, presenta scostamenti anomali rispetto ai dati storici, le regioni potranno anche valutare se condurre accertamenti e ispezioni per verificare le cause del peggioramento qualitativo della risorsa acqua, nonché dare attuazione a programmi di risanamento per il miglioramento del parametro qualità.