Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  luglio 11 Domenica calendario

fare? CRONACA 11/07/2010 - IL CASO Il giallo del cuoco finito nel canale Simonre Recrosio sul luogo di lavoro ALESSANDRO PREVIATI RONCO Lo hanno trovato senza vita nelle acque di un canale

fare? CRONACA 11/07/2010 - IL CASO Il giallo del cuoco finito nel canale Simonre Recrosio sul luogo di lavoro ALESSANDRO PREVIATI RONCO Lo hanno trovato senza vita nelle acque di un canale. A meno di dodici ore dalla sua misteriosa scomparsa. giallo sulla tragica fine di Simone Recrosio, 22 anni, giovane cuoco originario di Ronco Canavese, trovato cadavere a Neck, un piccolo borgo a una decina di chilometri da Amsterdam. La polizia, per il momento, non esclude nessuna ipotesi. Ed è l’unica informazione comunicata alla famiglia del ragazzo, che da poco più di due anni aveva trovato lavoro come chef nel rinomato ristorante italiano «Mario Uva». Lunedì scorso, via Skype, l’ultimo contatto con i parenti. «Qui sono davvero contento. Va tutto a gonfie vele, anche se mi mancate tutti. Ci vediamo presto, più o meno per la metà di agosto», aveva raccontato a mamma Linda e a papà Almos. Poi il dramma. Improvviso. « successo nella notte tra mercoledì e giovedì - racconta la zia Gabriella che, con i genitori di Simone, condivide una villetta a Ronco, in val Soana - non è rientrato a casa e i colleghi hanno dato l’allarme. Di più non ci è stato detto». Davvero poche le certezze sull’accaduto. Simone, mercoledì sera, appena terminato il turno di lavoro, chiede al collega Fabrizio, anche lui chef nello stesso ristorante, di accompagnarlo in un locale vicino. Per una birra, nulla di più. Il collega, però, da poco diventato papà, preferisce correre a casa per badare al bimbo che - racconta - non si sente troppo bene. Simone a quel punto decide di andare al pub da solo. Prende la bici dell’amico e sparisce nel nulla. Al mattino, quando i colleghi si accorgono della sua assenza, la prima chiamata è alla polizia. Nel giro di qualche ora gli investigatori trovano prima la bicicletta utilizzata dal ragazzo, parcheggiata sull’argine del canale, quindi, a 50 metri di distanza, il cadavere. Nessuna ipotesi è esclusa: dalla caduta accidentale allo scontro con un’auto, fino ad un’aggressione finita male. Nemmeno il suicidio, anche se, a detta di tutti quelli che conoscevano il ragazzo, non c’erano motivi per un gesto così drammatico. Ieri pomeriggio il papà è volato ad Amsterdam insieme ai titolari del ristorante che, appreso della morte di Simone durante una vacanza in Toscana, venerdì sera sono saliti a Ronco per stare vicini alla famiglia. La mamma, ancora ieri, ha dovuto ricorrere a dei sedativi. Troppo forte il dolore per una morte per ora senza un perché. Simone, figlio unico, appena finite le medie si era iscritto all’alberghiero di Varallo Sesia. Ottenuto il diploma, la grande occasione di un lavoro, seppur tanto distante da casa. «Eravamo molto titubanti all’inizio - racconta ancora la zia - ma lui ci rassicurava sempre. Stava bene. Era tutto perfetto. Il futuro della nostra famiglia è finito con lui».