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 2010  luglio 11 Domenica calendario

Eleonora Noventa, 16 anni. Di Mestre, bella, «solare e piena di vita», iscritta al terzo anno dell’istituto commerciale "Gramsci", era la figlia unica di Manuela Pancera, 46 anni, impiegata del Comune di Mestre e di Renato, 46 anni pure lui, dipendente dell’ospedale di Venezia

Eleonora Noventa, 16 anni. Di Mestre, bella, «solare e piena di vita», iscritta al terzo anno dell’istituto commerciale "Gramsci", era la figlia unica di Manuela Pancera, 46 anni, impiegata del Comune di Mestre e di Renato, 46 anni pure lui, dipendente dell’ospedale di Venezia. Un anno fa, portando a spasso il suo cagnolino Morgan, conobbe il trentunenne Fabio Riccato, «bravo ragazzo con la passione delle armi, delle piante e degli animali», «un po’ Rambo, un po’ solitario», che viveva con i genitori a poche centinaia di metri dalla casa nel quartiere di Asseggiano dove lei s’era appena trasferita con la famiglia. I due si fidanzarono, lei qualche settimana fa gli donò una maglia e una penna per la laurea con 110 e lode in Scienze naturali ma poi, ritenendo il rapporto troppo impegnativo per la sua giovane età, sabato scorso lo lasciò, restituendogli tutti i regali. Lui, che prima di Eleonora non aveva mai avuto fidanzate, tornato a casa scoppiò in singhiozzi e le scrisse una lunga lettera («Perdonami, scusami di tutto. Ti amo»). Il mattino dopo si svegliò alle 7, uscì in scooter, fece il pieno, si fermò vicino a casa di lei, salutò un tizio che leggeva il giornale su una panchina e, all’apparenza tranquillo, si sedette lì accanto sulla sella della sua moto. Appena vide passare la Noventa in bicicletta, le si avvicinò, le consegnò la lettera e cercò di convincerla a tornare a assieme: lei rispose di no, tra i due scoppiò una lite, a un certo punto lui tirò fuori dal bauletto del motorino la 357 Magnum che usava per il tiro sportivo e le sparò addosso quattro colpi: uno al braccio con cui cercava di proteggersi, due al petto, uno alla tempia, quando lei era già a terra. Quindi si puntò l’arma al cuore e fece fuoco. Alle 9.30 di domenica 11 luglio all’altezza del civico 6 in via Alfani ad Asseggiano, poco distante da Mestre (Venezia).