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 2010  giugno 16 Mercoledì calendario

Contro le gravidanze da spiaggia via alla campagna Travelsex. Gravidanze da spiaggia. Così le chiamano i ginecologi della Sigo (la società italiana che li rappresenta)

Contro le gravidanze da spiaggia via alla campagna Travelsex. Gravidanze da spiaggia. Così le chiamano i ginecologi della Sigo (la società italiana che li rappresenta). «Ogni anno a settembre i nostri studi si riempiono di ragazze rimaste incinte per rapporti in villeggiatura o con problemi di malattie trasmesse attraverso rapporti sessuali poco sicuri», dice il presidente, Giorgio Vittori. Secondo le stime, il 30% delle adolescenti e delle giovani torna dalle vacanze con infezioni ginecologiche (condilomi, herpes, gonorrea, sifilide o nel peggiore dei casi hiv, il virus dell’Aids) o con gravidanze indesiderate. Un fenomeno che preoccupa tanto più che, sempre secondo Vittori «mancano i punti di riferimento per quanto riguarda l’educazione sessuale». L’INFORMAZIONE - La scuola in effetti non riesce a coprire adeguatamente questo spazio e i genitori hanno in un certo senso abdicato. Le informazioni arrivano ai nostri figli mediate da internet o per fonte diretta, dai compagni e dagli amici. A questo si unisce la mancanza di cultura sugli anticoncezionali. Non a caso siamo tra i Paesi e più basso uso. Il tasso di utilizzo è fermo dal ’99 e il coito interrotto resta uno dei metodi più praticati dalle giovani generazioni (il 30% degli utenti, anche in rapporti occasionali). La Sigo quest’anno ha avviato una iniziativa sperimentale. Fino al 21 agosto promuoverà la campagna Travelsex. Nei luoghi ad alta concentrazione di giovani verrà proposto un questionario sulle conoscenze in fatto di sesso. Chi risponde correttamente riceve, una sorta di certificazione, il Passaporto dell’amore sicuro, contenente una serie di informazioni sulla sessualità (pillola, contraccezione di emergenza, igiene intima, attività ormonale, controindicazioni sull’abuso di sostanze stupefacenti). LA GUIDA - La novità è una vera e propria guida al sesso in viaggio, edita da Giunti. Sottotitolo di Travelsex «dove andare, cosa dire e cosa fare per non correre rischi neanche in vacanza». Oltre a notizie pratiche per chi resta in Italia come numeri di telefono, consultori vicini alle località di villeggiatura e orari, la guida contiene informazioni sulle politiche dei Paesi stranieri in tema di contraccezione e atteggiamento culturale nei riguardi dell’amore in giovane età. Qua e là vengono riportati dati curiosi: il 50% delle cinesi non ha mai provato un orgasmo, nelle farmacie svedesi è possibile acquistare oggetti erotici, una donna portoghese su tre dichiara che farebbe sesso tutti i giorni mentre nel "Grande fratello" norvegese è successo che due dei concorrenti abbiamo avuto rapporti molto, molto intimi davanti alle telecamere. Torniamo in Italia. Il livello di preparazione dei nostri giovani su questi argomenti è basso. Il 37% arriva al primo rapporto completamente impreparato e non si protegge. L’obiettivo formativo di Sigo è condiviso dal ministro della Gioventù, Giorgia Meloni: «Puntare su questi temi è un investimento per il futuro perché significa anche tutelare la salute dei ragazzi». Travelsex farà tappa in 10 città.