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 2010  giugno 17 Giovedì calendario

EVOLUZIONE DELLO SPOT

Presentando l’ iPhone 4, Steve Jobs ha annunciato il debutto dal 1º luglio di iAd, un nuovo network pubblicitario mobile: iAd richiede il supporto del sistema operativo iOS4, che sarà fornito come aggiornamento gratuito attraverso iTunes a tutti i possessori di iPhone 3G, iPhone 3G S e iPod touch.
Cosa sono le iAd? Di fatto si tratta di una sorta di banner molto evoluto capace di supportare contenuti audio, video e funzionalità interattive non dissimili da un mini sito web, con in più tutto ciò che già oggi si può fare con gps, macchina fotografica e tutte le funzioni che offre il device. Secondo il suo creatore, «iAd offre ai pubblicitari l’emozione della tv e l’interattività del web, e offre agli utenti nuove vie per esplorare le pubblicità senza essere reindirizzati all’esterno delle loro applicazioni preferite». L’iAd vive infatti dentro le applicazioni e si attiva/disattiva senza essere costretti, come accade adesso, ad uscire dall’app stessa, vedere la pubblicità sul browser per poi chiudere quest’ultimo e tornare sull’app.
Steve Jobs è convinto che le apps siano il posto giusto per inserire la comunicazione pubblicitaria. Già oggi l’utente medio spende circa 30 minuti al giorno dentro un’applicazione. Jobs immagina che una pubblicità ogni tre minuti porterà 1 miliardo di impression pubblicitarie al giorno sui 100 milioni di dispositivi Apple in circolazione. E l’utente stesso avrà interesse alle iAd. Innanzitutto perché probabilmente saranno il prezzo da pagare per avere in forma gratuita una app a pagamento. C’è già chi sostiene che iAd rivoluzionerà il mercato della pubblicità mobile e lo considera il format mobile perfetto per raggiungere e coinvolgere i consumatori. Secondo Morgan Stanley nel 2014 saranno più gli utenti che si connetteranno a internet via mobile che non quelli che lo faranno tramite desktop pc. Per le agenzie creative le iAd saranno un nuovo terreno su cui misurarsi, cercando di ottenere il miglior risultato sfruttando le specificità di questo nuovo strumento. I nostalgici degli spot tv vedranno sottrarre altro budget dai media tradizionali a quelli digitali. Per gli sviluppatori, iPhone iOS4 permetterà di integrare facilmente iAd all’interno delle proprie applicazioni, gli annunci saranno dinamicamente inviati al dispositivo in modalità wireless. Apple si occuperà di vendere e "servire" gli annunci, mentre agli sviluppatori sarà riconosciuto il 60% dei ricavi. Per i clienti, iAd rappresenterà un ottimo strumento per il "targeting" dei consumatori, Apple infatti possiede una grande mole di dati, divise tra informazioni di download da iTunes, e categorie di interesse dei propri utenti (oltre naturalmente alle informazioni demografiche), in questo modo sarà possibile individuare in modo efficiente a chi distribuire la pubblicità.
In ogni caso, la vera sfida per i comunicatori (possiamo ancora chiamarli pubblicitari?) non è tanto quella di riuscire a produrre le migliori iAd possibili (cosa comunque necessaria), ma saper sfruttare al meglio tutte le potenzialità del mobile, all’interno di progetti che sappiano mettere in relazione marchi e persone in modo pertinente e rilevante, coinvolgente e interattivo, utile e dilettevole.