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 2010  giugno 17 Giovedì calendario

OGGI VOGLIO DIVENTARE SUPER MARIO

Che fai giochi? No faccio esperienza. Sembrerebbe uno dei punti del Decalogo del capo, quello che recitava «il capo non dorme. Riposa», oppure «il capo non è in ritardo. trattenuto». Eppure il mondo dei videogame oggi è proprio questo: un mondo in cui l’esperienza legata al divertimento è completa o quasi, e l’E3 di Los Angeles, la maggiore manifestazione al mondo del settore che si chiude oggi dimostra proprio questo. I tasselli sono stati quasi tutti lanciati: quella del 2010 è stata l’edizione che ha anche consacrato l’uso del corpo come «controller», come telecomando naturale per i videogame, ma soprattutto quella del 3D: si gioca con il corpo mentre si è immersi nel gioco.
La strada del controllo tramite il movimento era stata tracciata da Nintendo. Ora, finalmente, è stata seguita da Sony e in maniera ancor più radicale da Microsoft che addirittura ha eliminato qualsiasi telecomando. Bene ha detto Reggie Fils-Aime ceo di Nintendo of America durante la conferenza stampa: «E3 è la terra dello schermo gigante, del touch screen, del controllo con un tasto, del controllo con il movimento e perfino del controllo senza alcun dispositivo. La tecnologia è solo uno strumento. La cosa che conta è l’esperienza».
Le novità più importanti di questa dell’E3 2010 sono tre, così come sono tre i maggiori produttori di console. Microsoft, oltre alla nuova versione slim della sua Xbox, ha finalmente presentato Kinect, una periferica che, attraverso telecamera, sensore di movimento e microfono, consente di giocare con i movimenti del corpo e con la voce, senza l’uso di altri dispositivi. Finora era conosciuta come Project Natal e Microsoft ci ha lavorato molto prima della sua presentazione ufficiale. D’altronde, per il gigante del software si trattava di mettersi alla pari con Nintendo, pioniere con il suo controller per Wii dei giochi che coinvolgono tutto il corpo, anzi si trattava di offrire qualcosa in più. Sarà interessante vedere il risultato sulle vendite. Per ora nessun dettaglio sul prezzo di Kinect, si sa solo che negli Usa sarà commercializzato a novembre, mentre in Italia dovrebbe arrivare entro Natale e che sarà compatibile oltre che con la nuova Xbox 360, pure con quelle precedenti.
Anche Sony ha presentato la propria soluzione per il controllo con il corpo. In questo caso è una sorta di joystick simile a un microfono che rileva i movimenti complessi sui tre assi (quindi più avanzato di quello di Nintendo) anche con l’ausilio di una telecamera. Si chiama Move, sarà venduto a partire da settembre al prezzo di 49,99 dollari (più 29,99 dollari per il dispositivo supplementare). Una novità importante, ma ciò che potrebbe fare la differenza nella corsa ad accaparrarsi fette di mercato è l’arrivo del 3D nelle PS3: grazie a un nuovo software ne potranno usufruire anche i 35 milioni di PlayStation che sono già state vendute. Un trend già annunciato e naturale da seguire per Sony che nelle sue console ha il lettore di dvd blu-ray e che quindi può sfruttare il duplice volano: film e giochi in tre dimensioni.
Sempre il 3D è l’ultima delle grandi novità per Nintendo, che ha presentato la 3DS, la console portatile per la quale non c’è bisogno degli speciali occhiali per giocare con i titoli tridimensionali. Nintendo 3DS è dotata di uno schermo superiore di 3,53 pollici e di un touch screen di 3 pollici. Possiede inoltre tre fotocamere, una interna e due esterne, per garantire l’effetto tridimensionale e per scattare foto in 3D.
«La combinazione fra il gioco in tre dimensioni e il rilevatore dei movimenti è la cosa che si avvicina di più all’essere tu stesso il gioco», ha detto Kazuo Hirai, il presidente di Sony Computer Entertainment. Mentre Bobby Kotick ceo di Activision Blizzard, il maggiore produttore mondiale di videogame, ha parlato di «immersione», descrivendo ciò che con i giochi ormai si deve offrire.
Un’immersione in cui la tecnologia è massima, ma che contemporaneamente diventa invisibile e non impaccia il giocatore. Ecco perché l’unione di questi due elementi potranno portare da una parte nuova linfa alle vendite dopo un 2009 non esaltante (-11% negli Usa per il settore) rinvigorendo l’interesse degli hard games, gli amanti dei videogiochi, ma soprattutto avvicinando ancora nuovo pubblico, quella fetta di giocatori che non sapevano di esserlo scoperta da Nintendo, e su cui ora anche gli altri due attori stanno puntando. Conferma ne sono, per esempio, i titoli per Kinetic di Microsoft che comprendono ovviamente sport e fitness così come quelli per Move di Sony.
Perché l’esperienza sia completa nei giochi mancano ancora gli odori della polvere da sparo, delle gomme bruciate così come manca di sentire sul proprio corpo i colpi degli avversari, il terreno che frana sotto i piedi, la pallonata che ti arriva in faccia. Ma magari tutto questo ancora non serve.