Varie, 17 giugno 2010
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Priviero Massimo
• Jesolo (Venezia) 1962. Cantautore • «Vent’anni fa l’Italia era invasa da manifesti che recitavano, riprendendo un articolo storico su Bruce Springsteen: ”Ho visto il futuro del rock italiano. Il suo nome è Massimo Priviero” [...] molti potrebbero pensare che non abbia mantenuto le promesse. Il che è vero: guardando al grande successo. Ed è falso: stante la qualità di una carriera mai conformista e sempre tesa a riflettere, spesso con poesia, pure su temi inattesi. [...] ”[...] il problema ero io, menestrello solitario che suonava in Europa tra pub e strade e studiava all’università. Ero fuori posto come persona, dentro l’industria. Dicevo quanto pensavo, volevo mescolare rock e poesia [...] il dualismo in Warner era con Ligabue, che debuttò assieme a me. Quanto vendetti io tra ”88 e ”90 oggi mi garantirebbe tappeti rossi, ma lui ebbe ritorni nazional-popolari. E nell’industria non conta il come, bensì il quanto. Però ho superato la cosa” [...]» (Andrea Pedrinelli, ”Avvenire” 23/3/2009).