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 2010  giugno 16 Mercoledì calendario

CARAVAGGIO

«Il presidente Silvio Berlusconi non ha mai pensato di acquistare alcun dipinto di Caravaggio. Pertanto, non risponde al vero l’indiscrezione che sia in corso una trattativa con la principessa Odescalchi, verso la quale il presidente Berlusconi nutre stima e simpatia, proprietaria del dipinto in questione». quanto afferma una nota dell’ufficio stampa di Palazzo
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Signor Direttore, sono costretta a scriverle per manifestarle tutto il mio stupore ed il mio dispiacere per il fatto che un quotidiano, tradizionalmente serio e prestigioso come quello da lei diretto, abbia potuto pubblicare in prima pagina un articolo falso, tendenzioso e chiaramente in malafede come quello, a firma di Maria Tiziana Lemme, intitolato ”Il cavaliere vuole un Caravaggio”.
Se è infatti vero che la mia famiglia custodisce e si prende cura da anni della Conversione di Saulo, è invece privo di qualsiasi fondamento che abbia intenzione di vendere il dipinto in questione.
Se infatti abbiamo considerato un onore, ed un dovere, restaurare il quadro per poi renderlo visibile al pubblico romano e milanese, è assolutamente priva di qualsiasi fondamento la notizia che avremmo intenzione di venderlo al Cavaliere o a qualcun altro. Come, d’altra parte, sono false tutte le altre notizie che sono riportate nell’articolo.
Non c’è alcuna trattativa, non conosco l’antiquario Lampronti, Rossella Vodret, che ho incontrato proprio a ragione delle sue competenze caravaggesche, non mi ha mai chiesto nulla in ordine ad una mia disponibilità ad una vendita, i Lante Della Rovere non sono miei suoceri, infine, non ho ”un patrimonio di opere d’arte che avrebbe fatto invidia a Paul Getty” perché, diversamente da quanto scrivete, la collezione Odescalchi era ben più misera di quella del miliardario americano, e, nel corso degli anni, è stata divisa tra i diversi rami della famiglia.
Più in generale mi dispiaccio perché lo sfogo di fantasia di Maria Tiziana Lemme, oltre a dimostrare una misera deontologia professionale, viola la privacy mia e dei miei figli che sinceramente avrei preferito rimanessero nell’anonimato, al fine di portare al presidente del Consiglio, l’onorevole Silvio Berlusconi, l’ennesimo attacco mediatico.
Credo che l’arte di Caravaggio, come l’impegno che abbiamo profuso nel restauro della Conversione di Saulo, avrebbero meritato un’attenzione diversa dal gossip che questa mattina ha inquinato la prima pagina del suo giornale e che ha, come unico effetto, quello di alimentare un odio sociale che credevo lontano dalla tradizione del giornale da lei diretto.
Con il timore che, a causa delle informazioni personali che avete pubblicato in prima pagina, la mia casa e la mia famiglia rientrino nelle mire dei ladri d’arte, vi prego di voler rimuovere dal sito web del giornale l’articolo in questione, e, comunque, mi riservo ogni azione legale volta a far valere i diritti miei e della mia famiglia nei confronti del giornale da lei diretto e della dott.ssa Maria Tiziana Lemme.
Confido che vorrà pubblicare questa mia con lo stesso spazio e risalto che ha voluto dedicare all’infondato articolo intitolato ”Il cavaliere vuole un Caravaggio”. Distinti saluti.
Nicoletta Odescalchi