Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

• Pieve di Cento (Bologna) 12 maggio 1928. Ex pugile • «Peso massimo; 89 incontri da professionista, 71 vittorie (45 per ko), 14 sconfitte, 4 pareggi. Idolo dei bolognesi negli anni Cinquanta, il ”Colosso di Pieve di Cento” (detto anche il ”Toro emiliano” per il suo fisico scultoreo) esordisce nel professionismo nel 1952. Dotato di ottima tecnica, raro attributo di un peso massimo in quegli anni, il 15 ottobre 1954, a Milano, si aggiudica il titolo italiano superando per ko l’emiliano Uber Bacilieri. Abbandona il titolo per tentare l’assalto alla corona europea, sfida che vince il 26 giugno 1955, a Bologna, contro il tedesco Heinz Neuhaus. Dopo aver vittoriosamente difeso il titolo nella rivincita contro Neuhaus, il 21 luglio 1956, ancora a Bologna, lo perde il 30 settembre dello stesso anno contro lo svedese I. Johansson. Nel 1961 torna a combattere per il titolo italiano, detenuto da Rocco Mazzola, ma l’incontro termina in parità. Ci riprova, stavolta con successo, nella rivincita disputata il 18 marzo 1962 a Bologna, ma perde definitivamente la cintura di campione nazionale il 31 maggio dello stesso anno, sconfitto da Santo Amonti. Una certa indolenza, che sconfina a volte nell’evidente timore dei colpi dell’avversario, non gli consente di raggiungere i traguardi che le sue grandi potenzialità gli avrebbero garantito» (Sport, a cura di Claudio Ferretti e Augusto Frasca, Garzanti 2008).