Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  giugno 16 Mercoledì calendario

QUELLI CHE CI HANNO MESSO LA FACCIA

Ci sono espressioni che ripetute al massimo grado per necessità, impellenza, pappagallismo, capriccio o chissà che, finiscono comunque per esprimere lo spirito dei tempi. Tra i modi di dire che più vanno oggi c´è l´egocentrico: «Ci metto la faccia»; cui si aggiunge la variante recriminatoria: «Ci ho messo la faccia». Preti, ladri, ufficiali, camerieri, ministri, sindaci, ciclisti, padroni, centralinisti, cantastorie, parrucchieri, tutti adesso ci mettono la faccia, nel senso che si assumerebbero le proprie responsabilità. L´altro giorno si è letto che perfino nella massoneria, istituzione per sua natura riservata sebbene assai litigiosa, c´è un Gran Maestro che ci ha messo la faccia. Nel turbinio dell´auto-esposizione figurale e di massa viene da chiedersi chi per primo ha messo in circolo l´immagine. Ebbene, grazie a Mida, benemerita banca dati dell´Ansa, si scopre che fu Diego Armando Maradona, nel marzo 1989, dopo Napoli-Bayern. Seguì, poco prima della discesa in campo, Berlusconi. Quindi venne il turno di Simona Ventura a Sanremo. Il fatto che tutti e tre gli antesignani che ci misero la faccia l´abbiano poi regolarmente sottoposta a lifting è faccenda complessa: ma non solo per questo un pensierino se lo merita.