Andrea Bonanni, la Repubblica 15/06/2010, 15 giugno 2010
LA SEPARAZIONE LINGUISTICA IN BELGIO TRA FIANDRE E VALLONIA - DUE STORIE
Quella volta, nel 2001, che in uno scontro tra due treni a Grez-Doiceau, nel Brabante vallone, morirono otto persone. Il responsabile del traffico di Wawre, cittadina francofona, dove un treno era passato bruciando un semaforo rosso, cercò disperatamente di avvertire la stazione di Lovanio, distante pochi chilometri ma in zona fiamminga, per dire di non far partire il convoglio che si sarebbe trovato in rotta di collisione. Nessuno capì il messaggio in francese e, quando il vallone cercò di spiegarsi in fiammingo, lo fece talmente male che dall’altra parte gli attaccarono il telefono in faccia. Le polemiche furono molte ma nessuno venne incriminato: «procedure rispettate» (Andrea Bonanni, la Repubblica 15/6).
O quell’altra volta, più recentemente, che un automobilista marocchino vide un giovane camminare di notte in mezzo all’autostrada attorno a Bruxelles e cercò di avvertire la polizia. Ma la centralinista, fiamminga, non capì l’allarme. Il ragazzo venne travolto e ucciso più di mezz’ora dopo la telefonata (Andrea Bonanni, la Repubblica 15/6).