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 2010  giugno 15 Martedì calendario

HARRY POTTER SFIDA DISNEY

Si combatte con il dragone del Calice di Fuoco, si vola a cavallo dell’Ippogrifo del Prigioniero di Azkaban, si cammina tra le strade incantate di Hogwarts. Per gli amanti di Harry Potter le magiche avventure raccontate nei sette libri di J. K. Rowling sono un’esperienza non più affidata solo alla fantasia e alle immagini di Hollywood. Tredici anni dopo l’uscita del primo volume, apre a Orlando, in Florida, «The Wizarding World of Harry Potter», un parco dedicato al maghetto più conosciuto al mondo, e realizzato all’interno della Island of Adventure, il paese dei balocchi di Universal Studio: quasi una sfida al DisneyWorld nato qui quarant’anni fa e che tanta parte ha avuto nell’immaginario globale. L’apertura ufficiale è fissata per il 18 giugno, ma dalle prime anticipazioni sembra certo che il Parco di Harry Potter sarà la grande novità dell’anno per il settore turistico. Già per le prime tre settimane si è registrato il tutto esaurito per i pacchetti «all-inclusive», che consentono di vivere una «full immersion» di magia con pernottamento all’interno degli studios. La costruzione del Parco è stata supervisionata in ogni sua fase dai responsabili della produzione cinematografica «per riproporre un ambiente il più fedele possibile a quello mostrato nei film», spiega Mark Woodbury numero uno di Universal Creative. Tanto che Warner Bros. ha eseguito parte delle riprese del «Principe mezzosangue», in quello che è considerato il gioiello del parco, ovvero il «Forbidden Journey», la sua principale attrazione.
«The Wizarding World» è una scommessa importante per Universal, colosso dell’intrattenimento che vi ha speso almeno 250 milioni di dollari. La cura nei particolari è stata la regola assoluta nel corso della realizzazione per cui è stato curato ogni minimo dettaglio anche grazie al contributo della Rowling, una maniaca della perfezione. Per la «burrobirra», ad esempio, la bevanda preferita dei piccoli maghetti, «abbiamo dovuto portare tutti gli ingredienti in Scozia dove abbiamo affittato la cucina di un albergo per realizzare la bevanda e farla provare a lei», racconta Woodbury. Ne è venuto fuori una specie di infuso non alcolico, una soda dal retrogusto cremoso che rappresenta il pezzo forte per chi si vuole rifocillare tra una magia e l’altra. Per entrare nel mondo incantato di Harry Potter servono una novantina di dollari in prevendita o 110 se si acquista il biglietto all’ingresso. Tantissimi i gadget, dai manici di scopa per voli mozzafiato - prezzo dai 250 a i 300 dollari - alle sciarpe Grifondoro da 35 dollari. I commenti in anteprima sembrano preludere un successo sicuro: basta leggere Twitter alla voce «Wwohp» presa d’assalto dai fortunati che sono riusciti a varcare l’arco in pietra all’entrata prima dell’inaugurazione. Ma ancor prima di aprire, il regno di Harry Potter è già motivo di polemiche tra le due sponde dell’Atlantico. Il sindaco di Londra, Boris Johnson, in un editoriale sul «Daily Telegraph», ha rivendicato, la paternità britannica del maghetto e spiega che «sarebbe stato più giusto creare un parco a tema qui dove Harry è nato». Ma da Orlando rispondono: «Non c’è dubbio, Harry Potter è inglese al 100%, ma da qualche tempo ha traslocato in Florida».