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 2010  aprile 22 Giovedì calendario

MI HA DATO UNA COLTELLATA? VA BE’ ALLO STADIO E’ NORMALE

La visione di tre video, spari in presa diretta, violenza e sangue, ha consentito agli inquirenti di fare chiarezza su due crimini, uno commesso nel centro storico di Napoli, gli altri fuori città.
Il primo video riguarda l’omicidio di una guardia particolare giurata nella zona del vecchio Tribunale di Castel Capuano, a pochi passi dalla famigerata Forcella, il secondo e il terzo filmato riprendono sei uomini in azione, durante una spedizione punitiva, all’interno di due sale giochi, a Pozzuoli e a Giugliano.
L’episodio più grave avvenne il 17 gennaio del 2009. Erano le ore 23,41, quando, le telecamere di sicurezza riprendono due guardie giurate mentre stanno compiendo il loro giro di controlli tra i negozi della zona. Ad un certo punto arrivano due balordi, intenzionati a rapinare la pistola di ordinanza di uno dei due vigilantes, Umberto Concilio, 27 anni. I due non si accorgono però che un pezzetto di strada è ripreso dalle telecamere di una banca. Sulla base di quelle immagini si è basato il lavoro degli investigatori. Il filmato, anche se non nitidissimo è stato mostrato durante il processo a carico di uno dei due killer, Valter Brunetti, all’epoca dell’agguato 17 anni e, quindi giudicato dalla Corte di Assise del Tribunale per i minori di Napoli.
Brunetti e il suo complice raggiungono i due vigilantes, uno dei due allunga il braccio, punta la pistola al volto di Concilio e preme due volte il grilletto come solo il più spietato sicari della camorra riuscirebbe a fare. L’esecuzione avviene sotto gli occhi di decine di automobilisti e passanti. I conducenti innestano la retromarcia, i motorini schizzano via come impazziti. Concilio viene portato in ospedale ma muore poche ore dopo, nel giorno del suo ventottesimo compleanno. Sei mesi più tardi Brunetti è stato arrestato.
Il secondo episodio riguarda una spedizione punitiva compiuta il 14 marzo scorso da sei persone, tra le quali un diciassettenne e un diciottenne. Il commando entra in azione prima in una sala giochi, la «Hollywood casinò» di Giugliano e, 18 minuti più tardi, all’interno del bowling, «Big one» a Pozzuoli. Il raid viene compiuto con pistole, un fucile a canne mozze, e un micidiale kalashnikov. Ma, l’attacco armato viene ripreso dalle telecamere poste all’interno e all’esterno di entrambi i locali. Le armi sono quelle solitamente in «dotazione» alla camorra ma, stavolta, il gruppo di fuoco agisce «solo» per «futili motivi». Il mandante, piccolo boss della zona, voleva punire lo zio della ex moglie. Raid per motivi passionali ma, anche per dissidi economici.
Nella sala giochi si nota uno dei banditi mentre spara all’impazzata contro le macchinette. I clienti sono a pochi metri, in qualche caso si trovano a pochi centimetri dalla traiettoria dei proiettili.
La Guardia di finanza del comando provinciale, guidata dal generale Giovanni Mainolfi, all’alba di ieri, ha arrestato quattro dei presunti partecipanti al raid e identificato gli altri due, per il momento sfuggiti alla cattura. Uno degli investigatori ha paragonato le scene, ad alcune sequenze del film «Scarface» interpretato da Al Pacino.
Ma, vediamole queste scene. I sei entrano nella sala giochi armati di pistole e mitra, puntano le armi contro i clienti. Poi iniziano a rovesciare sul pavimento le macchinette. Subito dopo, cominciano a sparare, distruggendo altre apparecchiature, mobilio, vetri. Un cliente che si trova a terra, raggomitolato su se stesso, sente i proiettili che gli sibilano a pochi centimetri. Finito il «lavoro» nel locale, il commando mette mano anche alle auto in sosta nel parcheggio: pioggia di proiettili lungo le fiancate e nei vetri.
I sei vanno via ma è solo la fine del primo tempo. Diciotto minuti più tardi, il gruppo di fuoco si presenta a Pozzuoli, fa irruzione nel bowling. Nel «Big one» non utilizzano solo pistole e mitra ma anche la benzina: le piste da bowling vengono incendiate mentre la gente, tra cui donne e bambini, si danno alla fuga terrorizzati. Il lavoro delle belve si sposta nel parcheggio del bowling. Fuoco contro le auto e anche contro un automobilista che stava cercando di fuggire. L’uomo resta ferito ad un gamba e salva la vita.