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 2010  aprile 22 Giovedì calendario

I DUE VIDEO CHOC DI NAPOLI IL KILLER RAGAZZINO E IL RAID TRA I BAMBINI

Gli avvenimenti non sono né recenti né inediti, ma le immagini sì. E quello che i giornali hanno già raccontato nell’immediatezza dell’accaduto, assume tutt’altra rilevanza davanti a scene che valgono più di qualsiasi cronaca. Un ragazzino-rapinatore che non esita a sparare e uccidere una guardia giurata alla quale sta cercando di portar via la pistola. Oppure il raid in una sala giochi che viene devastata da uomini mascherati e armati di pistole e fucili, davanti a gente terrorizzata. I video sono in rete sul sito Corriere.it. Le immagini del raid nella sala giochi – avvenuto il 14 maggio scorso a Pozzuoli – sono molto chiare. Entrano in cinque, fanno stendere a terra i presenti e cominciano a devastare tutto. Buttano a terra le slot machine, sparano contro altri videogiochi. Poi escono e passano al bowling che è lì accanto – e dove ci sono altre persone, compresa una famiglia con una bambina ”. Svuotano una tanica di benzina sulla pista e appiccano il fuoco. Li si vede di nuovo all’esterno, ancora con le armi in mano, che sparano senza un obiettivo preciso. Le indagini hanno portato all’arresto di quattro autori del raid e del mandante, Giuseppe Palumbo, 34 anni, camorrista del clan Nuvoletta. Bowling e sala giochi appartenevano a uno zio della moglie di Palumbo, punito per aver accolto la donna quando lei aveva deciso di lasciare il boss. A casa di Palumbo i carabinieri hanno trovato, oltre al solito dvd di Scarface (un must tra i criminali), a immagini sacre e una Lamborghini nel garage, anche rotoli di carta igienica riproducenti banconote da 50 euro. Nell’altro video, meno nitido perché ripreso al buio dalla telecamera di una banca, si vedono due metronotte che stanno facendo il loro giro di controlli nel centro di Napoli, nei pressi della zona di Forcella. il 17 gennaio 2009, è sabato sera e c’è molta gente in giro. A un angolo di strada due ragazzi attendono i vigilantes. Li minacciano con una pistola e un attimo dopo si vedono due lampi. Muore così Umberto Concilio, che il giorno dopo avrebbe compiuto 28 anni. Ad ammazzarlo è un diciassettenne, che dopo l’arresto fuggirà dal carcere minorile insieme con altri ragazzi (aggredendo le guardie con pugni e calci e uscendo dal portone principale per poi allontanarsi rapinando due macchine). Lo hanno riacciuffato.
Fulvio Bufi