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 2010  aprile 22 Giovedì calendario

Panetta Leon

• Monterey (Stati Uniti) 28 giugno 1938. Politico. Dal 2009 capo della Cia • «[...] californiano di origini calabresi, già deputato e poi capo di gabinetto con Bill Clinton [...] vanta competenze manageriali ma poca esperienza nei servizi segreti. [...]» (Ennio Caretto, ”Corriere della Sera” 6/1/2009) • «[...] Figlio di immigrati calabresi, cresciuto dentro un ristorante italiano in California, moderato in politica e manager stakanovista che Bill Clinton volle come capo di gabinetto alla Casa Bianca: questo è il profilo di Leon Panetta [...] sono due le qualità del clintoniano che hanno convinto Barack: la capacità dimostrata alla Casa Bianca, dal 1994 al 1997, di gestire situazioni di crisi e l’aver fatto parte dell’’Iraq Study Group”, co-presieduto da James Baker e Lee Hamilton, che nel 2005 suggerì a George W. Bush di ”cambiare corso” in Iraq, scegliendo un ”approccio regionale al Medio Oriente” capace di includere anche contatti con Siria e Iran [...] il legame con Bill e Hillary si deve non tanto al ruolo cruciale di coordinamento politico svolto alla Casa Bianca durante le guerre dei Balcani ma anche all’amicizia personale che risale al periodo precedente quando, deputato veterano della Califonia, aiutò Bill a rafforzarsi dentro il partito in coincidenza con la prima campagna presidenziale nel 1992. [...] A completare il profilo di Panetta come democratico moderato di Washington c’è il fatto che debuttò in politica con i repubblicani: nel 1966 al Congresso come assistente del senatore Thomas Kuchel e poi nell’amministrazione Nixon, quando nel 1969 diventò il braccio destro del ministro della Sanità Robert Finch. Panetta è anche il primo italoamericano a diventare capo della Cia. Nato a Monterey, in California, dall’unione di due immigrati giunti dalla Calabria, è cresciuto assieme al fratello all’interno del loro ristorante italiano grazie al quale la famiglia poteva mantenersi e riuscì anche a pagargli gli studi. Cattolico ed educato alla ”Carmen Mission School”, al pari di Rudolph Giuliani, Mario Cuomo, Nancy Pelosi e Geraldine Ferraro, Panetta parla spesso e con orgoglio delle proprie origini. ”Crescere in una famiglia italiana significa avere certi valori come l’importanza della famiglia, della fede, del lavoro duro e dell’integrità personale” ha detto [...] riconoscendo ai genitori ”il merito di avermi insegnato ad essere debitore nei confronti di una nazione che ci ha dato tutto ciò che non avevamo [...] Quando eravamo seduti in cucina con i miei genitori [...] loro dicevamo a me e mio fratello che un giorno avremmo dovuto restituire all’America quanto era stata capace di darci”. Quel giorno arriverà con l’insediamento nella sede di Langley, nei boschi della Virginia» (Maurizio Molinari, ”La Stampa” 6/1/2009).