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 2010  aprile 21 Mercoledì calendario

«LA COMUNIONE? SENZA PI VERONICA, IL PREMIER PU FARLA»

[Intervista a Arcivescovo Rino Fisichella]- Non è la prima volta che il presidente del Consiglio Berlusconi si trova al centro di polemiche legate alla questione della comunione ai divorziati. Due anni fa, durante un suo soggiorno estivo in Sardegna, al vescovo di Tempio Pausania che stava inaugurando il nuovo campanile della chiesa di Porto Rotondo, gli chiese a bruciapelo quando la Chiesa avrebbe cambiato le regole per ammettere «noi separati» alla comunione. Aggiungendo: «Lei che ha potere si rivolga a chi è più in alto di me». In questi giorni a risollevare la questione ci ha pensato una fotografia che ritrae il premier intento a comunicarsi durante il funerale di Raimondo Vianello.
Inutile dire che questa immagine sta creando un certo disorientamento tra i fedeli, poichè tutti sanno che il premier è divorziato e risposato. Arcivescovo Rino Fisichella la gente si chiede se il divieto è caduto tout court o se per lui la Chiesa ha fatto una eccezione?
«Nessuna eccezione. Ci mancherebbe. La Chiesa non ha mai cambiato idea a tal proposito, i divorziati che si sono risposati una seconda volta civilmente, non possono accostarsi a questo sacramento. Era così ed è tuttora così, non è mutato niente».
E allora?
«Se il presidente del Consiglio prima di accostarsi all’ostia consacrata era nella condizione di poterla prendere, vale a dire se si era prima confessato, nulla glielo vietava».
Il sacerdote che ha celebrato il rito funebre, non doveva rifiutarsi di dare l’ostia consacrata a un divorziato?
«E perché mai?».
Tanto per cominciare, perchè la Chiesa, è collocato in una situazione irregolare..
«Facciamo subito un po’ di chiarezza. Il presidente Berlusconi essendosi separato dalla seconda moglie, la signora Veronica, con la quale era sposato civilmente, è tornato ad una situazione, diciamo così, ex ante. Il primo matrimonio era un matrimonio religioso. E’ il secondo matrimonio, da un punto di vista canonico, che creava problemi. E’ solo al fedele separato e risposato che è vietato comunicarsi, poichè sussiste uno stato di permanenza nel peccato. A meno che, ovviamente, il primo matrimonio non venga annullato dalla Sacra Rota. Ma se l’ostacolo viene rimosso, nulla osta».
In pratica, con la separazione dalla signora Veronica, il presidente Berlusconi è nelle condizioni di accostarsi alla comunione dato che non vive più in uno stato di permanenza di peccato, ho capito bene?
«Esattamente».