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 2010  aprile 21 Mercoledì calendario

LA COSTA SMERALDA RIPARTE DA SETTE STELLE

Sette stelle possono vantarle in pochi. Ma la Costa Smeralda non si poteva privare di questo primato. E dopo sette anni di battaglie burocratiche la Colony capital di Tom Barrack ha conquistato il permesso che sognava: gli alberghi migliori di Porto Cervo e dintorni diventeranno ancora più lussuosi. Più grandi e più splendenti.
Il restyling, che il patron della Colony progettava dal 2002, ora può partire. Storia vecchia e dimenticata quella del blocco delle costruzioni a due passi dal mare imposto dall’ex governatore Renato Soru. Ieri la Regione ha dato l’ultimo parere necessario e così Tom Barrack, il magnate texano che ha acquistato gli alberghi più lussuosi realizzati (nel 1962) da Karim Aga Khan, è pronto a lucidare i suoi gioielli. I russi, gli arabi e gli altri magnati che ogni estate passano le vacanze in Sardegna lo chiedevano da tempo. Ora sono stati accontentati. Ma per la prossima estate non ci sarà il tempo di concludere i lavori, che prevedono un investimento di 80 milioni. Il progetto di ampliamento riguarda i quattro super-resort della Colony: Cala di Volpe, Pitrizza, Hotel Cervo e Romazzino. Le volumetrie cresceranno del 25% e le stelle passeranno da cinque a sette.
Per concludere la trattativa, Tom Barrack, ha trattato col presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e ieri c’è stato l’ultimo passaggio: la «verifica di coerenza volumetrica con il contesto paesaggistico e ambientale». Nessuna colata di cemento, ma lavori di ristrutturazione a basso impatto. Compresa la realizzazione di nuove suite, centri benessere e altre stanze, per così dire, un po’ meno lussuose. Il Comune di Arzachena (il paese che vanta un territorio da favola come quello della Costa Smeralda) avrà grandi benefici da questa operazione: cinque milioni di euro per le concessioni e altri due milioni per realizzare nuove opere pubbliche.
Il Cala di Volpe, il più bello dei quattro alberghi, è un lusso alla portata di pochissimi. Di gente che può permettersi di chiedere sei Ferrari grigie per una gita tra i tornanti della Gallura. E che ha il coraggio di rispedirle indietro perché una è di colore diverso. La suite presidenziale è ai primi posti della classifica di Forbes sulle stanze più costose del mondo. Quando Jacques Couelle l’ha disegnato, nel 1963, l’aveva immaginato come un villaggio sospeso sull’acqua e invecchiato dal tempo: un diamante incastonato in quel gioiello che era la nascente Costa Smeralda . L’ha voluto sobrio, stile rustic-luxurious.Ora tutto sarà ancora più scintillante. Compresa la suite presidenziale: 30 mila euro a notte per 70 metri quadrati, tre camere da letto, due salotti, piscina privata e una piccola palestra.
La suite era nata per teste coronate e affini. Margareth d’Inghilterra aveva organizzato una festa nel 1967, Carlo d’Inghilterra e Diana avevano passato alcuni giorni della luna di miele. Ma chi vuole risparmiare può ripiegare su una «normale» doppia: 2300 euro a mezza pensione.