Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  aprile 21 Mercoledì calendario

Laura Adelaide Leduc, 50 anni. Originaria di Parigi, graziosa, nel 1998 era diventata la seconda moglie del trevigiano Francesco Rizzi, 61 anni, rappresentante di vernici, che dalle prima consorte, morta d’infarto una ventina d’anni fa, aveva avuto due figli: Ronnie, 29 anni, e Gloria, 39

Laura Adelaide Leduc, 50 anni. Originaria di Parigi, graziosa, nel 1998 era diventata la seconda moglie del trevigiano Francesco Rizzi, 61 anni, rappresentante di vernici, che dalle prima consorte, morta d’infarto una ventina d’anni fa, aveva avuto due figli: Ronnie, 29 anni, e Gloria, 39. I due vivevano all’apparenza felici in una villetta con giardino a Miane in provincia di Treviso, lei però di recente aveva fatto sapere al marito che intendeva lasciarlo e qualche giorno fa s’era comprata il biglietto di un aereo che mercoledì 21 aprile l’avrebbe riportata per sempre in Francia. Il Rizzi, «innamorato alla follia», la sera di domenica 18 aprile attese che la consorte indossasse il pigiama e si coricasse nel lettone coniugale, quindi prese la sua pistola e gliela puntò addosso: lei terrorizzata fece per buttarsi giù dal letto, ma quando aveva le mani sul pavimento e le gambe ancora sul materasso, fu raggiunta al collo da due dei cinque colpi esplosi dal marito. Costui vegliò la compagna per due giorni e poi, all’alba di martedì 20 aprile, si stese accanto alla salma e si sparò un colpo nella tempia. Il figlio Ronnie, chiamato dai vicini perché il pastore tedesco della coppia non la smetteva più di guaire, trovò la donna stecchita in una pozza di sangue e il padre, rantolante, lì vicino (operato alla testa, il Rizzi è in prognosi riservata all’ospedale di Treviso). Verso le 22 di domenica 18 aprile e all’alba di martedì 20 aprile in una villetta in via IV Novembre a Miane in provincia di Treviso.