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 2010  aprile 21 Mercoledì calendario

HUANG GUANGYU Shantou (Cina) maggio 1969. Imprenditore. Ex uomo più ricco della Cina, padre fondatore di Gome, catena di distribuzione dell’elettronica • «[

HUANG GUANGYU Shantou (Cina) maggio 1969. Imprenditore. Ex uomo più ricco della Cina, padre fondatore di Gome, catena di distribuzione dell’elettronica • «[...] è di origini umili, viene da una famiglia poverissima della provincia meridionale del Guangdong, e appartiene alla minuscola minoranza, probabilmente meno dell’1% della popolazione, di fede cattolica. Le origini della sua fortuna, come quelle di tutti i suoi colleghi [...] sono incerte. Però già nella seconda metà degli anni ”90 era emerso con una formula di business di grande successo. Vendeva a prezzi stracciati gli elettrodomestici che ogni famiglia cinese considerava la prima vera prova di promozione sociale. Gente che fino a qualche anno prima non aveva niente comprava tutto insieme: televisore, frigorifero, asciugacapelli, telefonino, stereo, scaldabagno, fornelli per la cucina. Tutta questa gamma di prodotti veniva acquistava da Gome all’ingrosso e venduta al prezzo migliore sul mercato. In pochi anni Gome era cresciuta a ritmi vorticosi e aveva sbaragliato la concorrenza, ma poi il modello non aveva retto più. I ritmi di sviluppo erano rallentati, l’economia di scala non dava più i ritorni previsti e venditori più piccoli riuscivano a offrire servizi migliori a prezzi sostanzialmente simili. Gli affari andavano bene ma non come una volta. probabilmente lì che nasce il peccato più grave di Huang Guanyu, passato nel frattempo alla Borsa. Messo sotto inchiesta, viene arrestato nel novembre del 2008 per manipolazione delle sue azioni. il momento della crisi economica globale, e la Borsa cinese è uscita da una fase di espansione e crollo senza precedenti, passando in poche settimane da 6000 punti a meno di 2000. Folle di risparmiatori ci rimettono l’osso del collo, ma Huang ne emerge più ricco di prima, anche se le quotazioni della sua azienda vanno su e giù come sulle montagne russe. Non è il solo, ma certo è il più grande: un tempo la sua stessa dimensione, i suoi potenti amici sarebbero stati la sua garanzia e la sua protezione. Invece tutto questo gioca contro di lui: uno così grande e con così tanti amici avrebbe dovuto giocare pulito, non c’era bisogno di essere tanto rapace, è il nuovo messaggio che si vuole far passare. In realtà c’era stato un cambio dell’atmosfera politica generale e Huang non se n’era accorto, o aveva giudicato male la situazione. [...]» (Francesco Sisci, ”La Stampa” 21/4/2010) • «[...] uno degli uomini più ricchi della Repubblica Popolare. La sua è stata un’ascesa esemplare [...] una fortuna personale di 2,7 miliardi di dollari [...] avrebbe manipolato il mercato borsistico per favorire il fratello Junqin, azionista di maggioranza della società ST Jintai. Alla fine di febbraio del 2007 le azioni ST Jintai valevano 3,26 reminbi (sui 30 centesimi di euro) e, dopo un intervento orchestrato da Huang Guangyu, il 31 agosto erano schizzate a 26,58 reminbi, oltre 2 euro e mezzo l’una. Poi il calo, infine il crollo [...] Huang Guangyu ha sperimentato su di sé l’abusata massima di Deng Xiaoping secondo la quale ”arricchirsi è glorioso”, e questa particolare gloria l’ha assaporata con voracità. Nato nel maggio del 1969, Huang aveva 16 anni quando lasciò il Guangdong natio e puntò su Pechino. Qui, narravano gli agiografi dei tempi felici, con un investimento di 500 dollari mise su un baracchino per vendere elettrodomestici comprati vicino a casa. Andò bene, così bene che arrivò a creare un piccolo impero: il suo gruppo Gome ha raggiunto il migliaio di negozi in 182 città della Cina, con un fatturato, nel 2007, di circa 4 miliardi e mezzo di euro, milioni e milioni di connazionali comprano lì il primo televisore della loro vita. Dal 2003, Huang ha cominciato a navigare ai vertici delle classifiche di ”Forbes” e ”Hurun”: uomo più ricco del Paese ora per l’una, ora per l’altra graduatoria [...]» (Marco Del Corona, ”Corriere della Sera” 24/11/2008).