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 2010  aprile 16 Venerdì calendario

LA CINA RIABILITA HU YAOBANG, IL COMUNISTA CHE VOLEVA LE RIFORME

Il premier cinese Wen Jiabao corre nella prefettura di Yushu, sbriciolata dal terremoto: vicino alle vittime, com’è suo costume. Ma Wen Jiabao ieri era anche sul Quotidiano del Popolo, con un articolo nel quale – a sorpresa – rende omaggio a Hu Yaobang, segretario del Partito comunista dal 1982. Paladino delle riforme, Hu era una delle menti più aperte e liberali della leadership dell’«apertura» di Deng Xiaoping. Mente anche troppo aperta, se nel 1987 Hu venne rimosso, solo un’autocritica lo salvò da una vera e propria epurazione. Quella che Wen fa di Hu suona quasi come una riabilitazione e cade nel 21° anniversario della morte, 15 aprile 1989. La quale scatenò un’ondata di commozione tra gli intellettuali riformisti e gli studenti, in una Cina di riforme in affanno e di inflazione. La scomparsa di Hu e i funerali segnarono l’avvio delle proteste studentesche, che culminarono con l’occupazione della Tienanmen, il vano tentativo del segretario comunista Zhao Ziyang di trovare una soluzione incruenta, la sua destituzione, il massacro del 4 giugno (e su quella piazza Wen andò, accanto a uno Zhao che implorava gli studenti di andarsene prima che fosse troppo tardi).
L’articolo sull’organo del Partito («Ricordi di Yaobang») mostra ammirazione per un comunista non distante dallo stile populista dello stesso Wen. Soprattutto trasuda simpatia umana: «Lavorai due anni al fianco del compagno Yaobang. Sperimentai il suo bel modo di stare vicino alla gente, di curarsi delle difficoltà, la nobile morale, altruista e sincera. Vidi come lui lavorava con abnegazione giorno e notte per la causa del Partito e gli interessi del popolo». Wen si pone come discepolo di Hu («porto nel cuore i suoi insegnamenti») e scrive di essersi «recato spesso a casa sua» anche dopo l’87, di averlo visitato quando venne ricoverato. Corse in ospedale alla sua morte e ne portò le ceneri in Jiangxi: «Ogni anno a Capodanno vado dalla sua famiglia».
«Non c’è dubbio, l’articolo è un elemento nuovo. Per la prima volta si legge una cosa del genere su Hu. Per di più a firma del primo ministro», riconosce Jean-Philippe Béja, specialista di quella fase storica del Pcc, sinologo del Centro francese per la Ricerca sulla Cina contemporanea di Hong Kong. «Quello di Wen è un Hu Yaobang dirigente modello, comunista che si cura delle masse» spiega al Corriere. Ardua l’interpretazione. «Escludendo che si tratti di un’iniziativa personale del solo Wen, si può pensare che sia un inizio di riabilitazione. Oppure un tentativo di ribilanciamento di Wen Jiabao e del segretario Hu Jintao rispetto a figure come il vicepresidente Xi Jinping o Bo Xilai», attivissimo segretario di Chongqing. Ma se nel Politburo i giochi, in vista della successione nel 2012, sono complessi, Wen Jiabao può affidarsi al ricordo di Hu che «mi dà forza em’incoraggia sempre. Mi rende migliore nel lavoro e nel servire il popolo».
Marco Del Corona