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 2010  aprile 16 Venerdì calendario

NUBE TOSSICA DAL VULCANO CAOS NEI CIELI DI EUROPA E USA CANCELLATI OTTOMILA VOLI - LONDRA

Non siamo soffocati da una pioggia di lapilli come duemila anni or sono a Pompei. Ma siamo isolati dal resto d´Europa e del mondo, almeno per via di cielo, ossia del mezzo di trasporto di massa più usato per turismo, lavoro e commercio. L´eruzione di un vulcano in Islanda ha sparso ieri sulla Gran Bretagna e gran parte dell´Europa nord-occidentale una nube di cenere che, sebbene non visibile a occhio nudo, ha sconvolto i trasporti internazionali e i piani di milioni di viaggiatori. Ciò che nemmeno i terroristi di al Qaeda avevano potuto fare con l´attacco all´America dell´11 settembre 2001 e quello a Londra del luglio 2005 è riuscito alla cenere vulcanica: un aeroporto dopo l´altro, dall´Irlanda alla Scozia all´Inghilterra, ha prima temporaneamente cancellato i voli, finché le autorità dell´aviazione civile hanno dichiarato lo spazio aereo britannico "chiuso" a tutti, in partenza o in arrivo, creando una situazione senza precedenti. « dai giorni del blitz aereo nazista su Londra nella seconda guerra mondiale che non vivevamo una crisi simile», ha detto un portavoce dell´aeroporto londinese di Heathrow, deserto e immobile come gli altri quattro aeroporti della capitale.
Misure analoghe sono scattate in altre nazioni europee raggiunte dalla nube cenerina: Finlandia, Svezia, Norvegia, Danimarca, Olanda, Belgio, Francia, Polonia, Germania, Spagna, hanno a loro volta chiuso totalmente o parzialmente il proprio spazio aereo, interrompendo i voli. La decisione ha creato disagi da un capo all´altro del mondo, perché Londra è un "hub", un punto di smistamento, per i voli transoceanici dall´America e dall´Estremo Oriente. Se "solo" 600 mila passeggeri sono rimasti a terra nel Regno Unito, milioni sono stati coinvolti e hanno dovuto cambiare itinerario in tutta Europa e sugli altri continenti. A Parigi, ha chiuso l´aeroporto Charles De Gaulle. A New York, il Kennedy e altri aeroporti sono precipitati nel caos. A Londra la British Airways ha sospeso tutti i suoi voli. Il bilancio: circa 8 mila voli cancellati in Europa (su 28 mila giornalieri), un volo su due tra Europa e Usa cancellato oggi, treni Eurostar presi d´assalto.
Lo spazio aereo britannico resterà chiuso almeno fino alle 13 di oggi. Nelle prossime ore il vento potrebbe disperdere la cenere e trasportarla più a sud, verso l´Atlantico meridionale, ma non è certo. Dipende anche dal vulcano islandese: se l´eruzione continuerà. E un altro vulcano, sempre in Islanda, sembra a sua volta in procinto di accendersi.
Paradossalmente, l´isola non ha subito conseguenze dal punto di vista dei trasporti: l´aeroporto di Reykjavik ha continuato a funzionare. Ma tra la gente si è sparso il panico che la nube possa avere effetti tossici e alcuni sono usciti di casa con la maschera antigas. Nel frattempo in centinaia sono stati evacuati dalle zone più vicine al vulcano. Dalle Filippine agli Usa, non mancano i precedenti di eruzioni che hanno messo a rischio i voli. Mai però c´era stato un allarme così. La cenere, spiegano gli esperti, è un nemico invisibile che si manifesta ad altissima quota: se risucchiata dai motori di un aereo può mandarli in tilt in pochi secondi.
Non è ancora chiaro quanto durerà l´emergenza: 24, 48 ore, forse più. In Gran Bretagna gli aeroporti sono deserti, gli aerei fermi sulle piste, come dopo una catastrofe che abbia fatto scomparire gli esseri umani lasciando le cose al loro posto. I passeggeri si lamentano che le compagnie di assicurazione non li rimborseranno: l´eruzione è "un atto di Dio", non previsto dalle polizze. «Dovevamo farlo, la priorità è la sicurezza della gente», dice il primo ministro Gordon Brown. Ma per ironia della sorte, alzando gli occhi qui a Londra, tutto quello che vediamo è un cielo terso, limpido, pulito, come capita di rado di vedere da queste parti.