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 2010  aprile 21 Mercoledì calendario

IL PRINCIPE E LA PORNO BALLERINA


Quando i cronisti, appostati da ore fuori dalla sua villa di Sunne, lo hanno braccato per chiedergli un commento sulla love story più hot della corte di Svezia, il principe Carlo Filippo ha risposto come il miglior Raz Degan: «Sono fatti miei».
Fascetta in testa, a metà fra un maestro di sci e un tennista del primo turno di Wimbledon, l’erede al trono sedeva accanto alla sexy ballerina Sofia Hellqvist. Una liaison, la loro, di cui si chiacchierava da mesi. Ma solo quest’immagine potrà convincere i solerti legali di corte a non smentire la vox populi e a lasciare che le storia emetta il suo verdetto. E cioè che, se una volta per sedurre il principe azzurro bisognava fingersi addormentate nel bosco o avvelenate da una mela, oggi basta ballare nude avvinghiate a un serpente. O tempora o mores. Ma è così che, si dice, sarebbe scoppiato il colpo di fulmine fra Carlo Filippo e la Hellqvist. Ora, la domanda non è come abbia fatto il principe a innamorarsi di una ”sventola” senza vestiti avvinta a un pitone, ma che cosa ci facesse seduto in prima fila in un locale notturno, il Paradise hotel, mentre la storica fidanzata, Emma Pernald, una pubblicitaria che avrebbe evitato volentieri questa pubblicità, magari era a casa a sfogliare cataloghi di abiti da sposa.
Già nel 1994 il principe aveva scatenato le penne svedesi: allora quindicenne, partecipò a un festino con tanto di balletti erotici e sfrenati giochi sessuali che non si volse fra precoci collegiali, ma a un seminario di preparazione alla cresima sulle rive del lago Vaettern.
Roba che la Hellqvist, con il suo curriculum, sembra una studentessa di Cambridge. Gli svedesi l’hanno ”scoperta” nel 2004, su una rivista per soli uomini che ricorda il nome di un cocktail: Slitz. Sofia ha partecipato a reality e lavorato come modella. stata eletta miss bikini e, a scopo purificatore, ha fatto volontariato in Ghana, in costante aggiornamento con il suo blog.
Carlo Filippo ha avuto coraggio: anziché nascondere l’amante nell’armadio, l’ha portata nella villa fi famiglia per Pasqua. In questo, oltre che nel campo dei mobili low cost, gli svedesi sono avanti.
Il padre del principe, re Gustavo di Svezia, il 12 marzo 1976 annunciò ufficialmente il fidanzamento con Silvia Renate Sommerlath, conosciuta alle Olimpiadi di Monaco del 1972. Lei si occupava dell’organizzazione e nelle sue vene non scorreva una goccia di sangue blu, al punto che Gustavo, per sposarla, dovette chiedere l’autorizzazione nemmeno ai suoi genitori, ma al Consiglio dei ministri. Il matrimonio fu celebrato a Stoccolma il 19 giugno 1976 e, alla vigilia dell’evento, la casata reale invitò gli Abba a esibirsi: il gruppo presentò in anteprima il brano, poi di successo, Dancing Queen.
Ancora più pop fu il prozio di Carlo Filippo, Gustavo V di Svezia, re dal 1907 al 1950. Sposò sì la principessa Vittoria di Baden, ma ebbe una storia con un vecchio ristoratore, Kurt Haijby, che su di lui scrisse un libro andato a ruba: nel senso che ha corte acquistò l’intera stampa e la distrusse.
Cristina di Svezia, regina dal 1632 a11654, fu ancora più anticonformista. Mascolina, allergica al matrimonio, la Minerva del Nord, come veniva chiamata, amava accompagnarsi a una giovane aristocratica di nome Belle. «Questa è la mia compagna di letto», spiegò a un sorpreso ambasciatore inglese. E aggiunse che l’anima della sua protetta era bella come il suo corpo.
Fuori dagli schemi, ma non dalle tradizioni di famiglia, l’erede al trono Vittoria, sorella maggiore di Carlo Filippo. Il 19 giugno sposerà nella cattedrale di Stoccolma (chissà se il fratello andrà alla cerimonia con Sofia) il suo personal trainer, Daniel Westling, che diventerà Sua Altezza Reale il principe Daniel, duca di Västergötland. Se ci tiene ai titoli è meglio che non chieda al suo futuro cognato di organizzare l’addio al celibato.