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 2010  aprile 15 Giovedì calendario

«Se il segretario ti accoglieva nel suo ufficio chiamandoti per nome potevi star tranquillo: ti proponeva la promozione a deputato

«Se il segretario ti accoglieva nel suo ufficio chiamandoti per nome potevi star tranquillo: ti proponeva la promozione a deputato. Se ti accoglieva chiamandoti per cognome dovevi stare un po’ accorto: significava che ti avrebbero spostato da un collegio all’altro. Se ti accoglieva chiamandoti "compagno" o, peggio ancora, "caro compagno", erano guai: voleva dire che ti avevano fatto fuori» (Alberto Provantini, ex deputato Pci, oggi vicedirettore della Fondazione Gramsci, nel suo libro di memorie "Cari compagni, fraterni saluti", Rubbettino, sugli incontri nella sede del Pci per la preparazione delle candidature). Provantini: «Io sono sempre stato chiamato per nome».