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 2010  aprile 15 Giovedì calendario

MI SI E’ INGRANDITO IL PC

La tecnologia moltiplica e divide: aumenta le prestazioni, diminuisce ingombri e costi. Questo almeno finora, perché la corsa al gadget sempre più piccolo sembra negli ultimi tempi essere meno affannosa, e anzi già si profila una nuova tendenza, che vede gli apparecchi elettronici diventare più grandi.
Di recente, Nintendo ha lanciato in Italia una console, la Dsi XL, uguale al modello precedente, solo ingigantita; schermo maggiorato, tasti maxi, spessore accresciuto. Con i suoi 314 grammi, è ancora portatile, però punta su funzioni che un tempo non sembravano così importanti: oggi ci si può leggere un libro, navigare su internet, oppure giocare (abbastanza) comodamente in due. Di buono c’è che la batteria, pure ingrandita, garantisce un’autonomia fino a 17 ore.
E se la console giapponese ha un display da 4,2 pollici, anche gli schermi dei navigatori satellitari si ingrandiscono, per riprodurre mappe sempre più dettagliate, inserire con facilità le indicazioni sulla destinazione e avere una visione più ampia. Il TomTom XXL IQ Routes, ad esempio, arriva a 5 pollici, che permettono di usare comodamente i comandi touch screen. Con la crescente diffusione dei controlli tattili, l’interfaccia dev’essere ripensata e adattata: il paradigma non può essere più la scrivania del pc, ma bisogna inventare qualcosa di nuovo. Come ha fatto Apple con l’iPhone tre anni fa: via i tasti, le icone sullo schermo si comandano usando le dita. Steve Jobs ha poi perfezionato il sistema sull’iPad, il gadget più desiderato del 2010: sul display da 9,7 pollici il multitouch funziona ancora meglio e se all’inizio sembra di avere a che fare con un iPhone gigante, dopo qualche giorno sarà il cellulare di Apple a sembrare un piccolo iPad. Troppo piccolo, perfino.
La tendenza big prende piede anche nell’elettronica domestica, come si è visto al «Ces» di Las Vegas, dove Panasonic ha esposto una megatv al plasma da 152 pollici, che è la più grande del mondo. Alto come un italiano medio, forse rimarrà un prototipo. Intanto i concorrenti hanno lanciato una linea di tv basate su quello che definiscono «monolithic design»: linee essenziali, comandi nascosti, dimensioni generose. «L’oggetto - spiega il designer Takuya Kawagoi - va considerato nella sua interazione con l’arredamento, con le persone, con l’ambiente in cui sarà inserit»". Così, al Salone del Mobile di Milano, Sony presenta le tv più recenti, con schermi grandi, pensate per essere sistemate su ripiani bassi e inclinate per ottenere un angolo di visione corretto, due accorgimenti che le rendono in apparenza meno ingombranti. «Siamo attenti al design - prosegue Kawagoi - ma pensiamo a come i nostri prodotti verranno usati da chi li acquista, perché la forma non può non tener conto della funzione».
Una citazione modernista che non sarebbe dispiaciuta a grandi maestri dell’architettura come Adolf Loos o Mies Van Der Rohe, e che nel caso di Geneva Sound System si traduce in dock per iPod dall’aspetto minimalista in tutto fuorché nelle dimensioni. Sono così grandi che arrivano a inglobare lettore cd e dvd, impianto home theater, amplificatore e altoparlanti: se non bastasse il modello XL, c’è addirittura l’XXL, da 170 centimetri, oltre 80 kg di peso e 700 watt di potenza. Un mobile da salotto, insomma, che comprende tutta l’elettronica in modo elegante e discreto; non c’è un solo cavo in vista e il suono è di ottima qualità.
Dall’altra parte della scala, nel campo dei telefonini, la corsa alla miniaturizzazione si scontra con un limite pratico: tasti troppo piccoli impediscono di digitare correttamente i numeri, per non dire poi dei messaggi testo o delle mail. Inoltre cresce il numero degli anziani (magari con qualche problema di vista) che usano il cellulare, così le cifre sul display devono essere ben contrastate e piuttosto grandi. L’italiana Telit ha in catalogo due modelli semplici ed economici, biblicamente battezzati Adamo ed Eva, che hanno pure il ripetitore vocale delle cifre appena digitate, per essere certi di non chiamare qualcun’altro. Certo, esiste pure il telefonino da polso, ma per ora non ha avuto il successo che LG sperava; come cellulare sarà piccolo, ma come orologio è troppo pesante per poterlo portare al braccio. Intanto, però, è un passo avanti verso la prossima sfida dell’high tech: i gadget da indossare.