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 2010  aprile 15 Giovedì calendario

CLAPS, LA POLIZIA INGLESE A CASA DI RESTIVO - SALERNO

Lo stesso modo di usare il coltello, lo stesso modo di tagliare il reggiseno, di reciderlo sul davanti. Analogie o coincidenze. Per ora solo ipotesi investigative che legano la morte di Elisa Claps a quella di Heather Barnett. Da Potenza a Bournemouth, dal 1993 al 2000. Due cadaveri e un uomo, Danilo Restivo. Da 10 anni vive in Gran Bretagna e ieri (come hanno documentato le telecamere del Tg5) la polizia inglese si è presentata davanti alla porta della sua villetta per consegnare una lettera. Il mittente potrebbe essere la procura di Salerno ma ieri i magistrati spiegavano solo che «un viaggio in Inghilterra ora non è in programma».
Le indagini continuano in Italia e vanno avanti parallelamente all´esame dei reperti. Ieri, primo incidente probatorio. «Restivo è tranquillo, disponibile per il prelievo del Dna - racconta Mario Marinelli, avvocato del 38enne unico imputato per la morte della studentessa lucana - a chi ha scritto sulla lavagna solo il suo nome dico: servono le prove». E il nome di Restivo l´ha scritto 17 anni fa la famiglia di Elisa: «Siamo alla quadratura del cerchio - spiega Giuliana Scarpetta, legale dei Claps - le indagini hanno preso una direzione univoca che ha un nome, Danilo Restivo».
Gli avvocati si parlano a distanza ma nessuno di loro ha ancora visto la relazione che il perito della procura, l´anatomopatologo Francesco Introna, ha scritto dopo un´autopsia durata oltre 20 giorni. I magistrati di Salerno l´hanno secretata e così faranno fino al 9 maggio. Un segnale che «dall´autopsia dev´essere emerso qualcosa di decisivo - racconta Luigi Mastrangelo, perito della famiglia Claps». «Temevamo - spiega - che dopo 17 anni fosse difficile risalire anche solo alle cause della morte». E invece, da quello che trapela, Elisa sarebbe morta per emorragia dopo essere stata accoltellata: per questo sarebbero stati chiesti accertamenti sulle ossa della salma per verificare la presenza di materiali metallici. Con un coltello è stata uccisa anche la Barnett. Sul suo corpo, poi, si è accanito l´assassino dopo aver tranciato di netto, sul davanti, il reggiseno. Lo stesso taglio che (come ha rivelato Agl, l´agenzia dei giornali locali del gruppo Espresso) sarebbe stato trovato sul reggiseno della Claps.
Il prossimo appuntamento è fissato per il 26 aprile. A Roma inizierà la perizia sugli oltre 100 reperti raccolti nel sottotetto dov´è stato ritrovato il corpo di Elisa: dalle tegole alle foglie, da due bottiglie di birra a una candela. Ieri gli avvocati della Claps hanno ammesso all´esame anche una tuta da uomo e un´ascia arrugginita ritrovata nel sottoscala del campanile. Per gli esami, il gip ha concesso 60 giorni. Ancora due mesi per avere qualche certezza sulla fine di Elisa Claps.