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 2010  aprile 15 Giovedì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "BOSO, ERMINIO

ENZO"

•2001
Nel novembre del 1995 il leghista Boso e Vittorio Sgarbi si prendono a sberle davanti alle telecamere del Tg3.
Francesco Alberti sul Corriere della Sera del 31/1/2001

•2003
Il gesto dell’ombrello, col duplice significato di minaccia e di rivalsa, il preferito dagli italiani. Al Festival di Sanremo lo ha fatto quest’anno Luciana Littizzetto e, prima di lei, Anna Oxa e Aldo Busi. Sul campo di calcio: il portiere Pastine, Bergomi, Baresi, Mazzone, Capello e la signora Valeria Cecchi Gori. In politica il leader leghista Umberto Bossi è un pioniere (cominciò nel 1989) e un habitué. Hanno seguito il suo esempio anche Boso, Speroni e Borghezio.
Filippo Ceccarelli, "La Stampa" 10/3/2003

Lei [BORGHEZIO, NDR] e Boso, siete la vergogna della Lega.
« vero, siamo politicamente impresentabili», ammette ridendo.
Non la prenda troppo sul ridere. Anche molti leghisti si vergognano di voi.
«Questo atteggiamento c’è stato in passato, oggi non c’è più».
Sono diventati meno severi i compagni di partito o siete cambiati voi?
«Sia Boso che io abbiamo fatto tesoro di qualche errore del passato. Di madornali non ne commettiamo più».
L’errore più madornale?
«Forse la spruzzatina di flit sulle ragazze nigeriane».
Difficile dimenticare.
«Avevamo avuto sollecitazioni da parte di pendolari e del personale dei treni sulla linea Milano-Torino. Queste signore si tagliavano le unghie dei piedi, si cambiavano le mutande durante il viaggio. Nessuno interveniva e loro erano anche protette da alcuni marcantoni, carichi di catene d’oro».
E voi?
«Salimmo sul treno e cominciammo a spruzzare i vetri di detersivo e a lavarli. Quando le nostre leghiste spruzzarono un po’ anche loro, la reazione di una delle ragazze nigeriane fu molto focosa».
Non stento a crederlo.
«Non escludo che durante questa simpatica bagarre...».
Simpatica?
«Noi morivamo dal ridere. Loro erano arrabbiatissime e ce ne dissero di tutti i colori. Le nostre intenzioni non erano state capite».
Erano state capite benissimo. C’è un filmato.
«L’abbiamo girato noi. Avevamo dato la cassetta a Telepadania e ingenuamente qualcuno l’ha fatta uscire. finita a Blob. E alla fine ha dato un’impressione sbagliata della nostra iniziativa». [...]
Boso voleva prendere le impronte dei piedi ai neri, voleva farli votare sul Monte Bianco, ha chiesto l’apartheid ferroviaria.
«è ingiusto che Boso sia conosciuto solo per queste cose».
Ma è così.
«Boso è il tipo umano del padano, un po’ ex carabiniere, un po’ boscaiolo, un po’ cacciatore, un po’ uomo libero. Pur non essendo stato rieletto senatore, non ha fatto piagnistei e continua a fare politica nella Lega. Piace per questa sua natura ruspante e genuina, spesso anche ruvida, grezza, espressione indubitabile di una realtà viva, vorrei dire boschiva».
Realtà boschiva?
«All’inizio ci confondevano. Lui è meno parole e più fatti. Io con le mie interrogazioni feci togliere la scorta a Sgarbi, lui lo prese a calci nel sedere. Marciamo divisi e colpiamo uniti».
Sia sincero: ci fate o ci siete?
«Ancora oggi i giornali parlano di me solo quando pianto dei bei casini. Perfino ”La Stampa”, quotidiano della mia città, evita di citarmi nonostante il mio attivismo».
Claudio Sabelli Fioretti Sette, 27/11/2003

•2005
Il più faticoso: «Con Boso, della Lega. Uno dei miei punti di forza è la voce, ma lui l’ha più forte di me. Per ribattere devo attendere che smetta di urlare. Un lavoraccio» (Sgarbi sui suoi duelli)
re.ri., la Stampa 21/2/2005

E a calcare ulteriormente la mano ci ha pensato anche l’ex senatore Enzo Erminio Boso: ”Non si può ammettere nelle istituzioni qualcuno di estraneo alla propria cultura, tradizione, colore della pelle. Noi della Lega abbiamo sempre detto: volendo, possiamo aiutare il mondo intero. Ma lo dobbiamo fare a casa loro. A questi immigrati si concedono tutti i diritti senza richiedere loro alcun dovere”.
Marika Giovannini, ”Corriere della Sera” 14/5/2005

•2006
Bossi si picca di essere uno scopritore di statisti (da Erminio ”Obelix” Boso a Mario Borghezio)
Gian Antonio Stella, ”Corriere della Sera” 19/2/2006

Singolare è stata l’uscita un paio di anni fa del senatore Erminio Boso che identificò nel minestrone il piatto cult della Lega, nel riso quello di sinistra, nella pasta le preferenze della destra
Il Sole 24 Ore 06/04/2006, pag.1-14 Davide Paolini

•2007
Boso teorizza che vanno prese le impronte dei piedi «perché si può risalire a "tracciati particolari" delle tribù».
Gian Antonio Stella, Corriere della Sera 26/11/2007

Libri
INDICE DEI NOMI DEL VOLUME: SERGIO RIZZO - GIAN ANTONIO STELLA "LA CASTA. COSI’ I POLITICI ITALIANI SONO DIVENTATI INTOCCABILI" MONDADORI 2007
Collocazione: A2
Boso, Erminio, 225 [FRAMMENTO 137138]

INDICE DEI NOMI DEL VOLUME: La Navicella "I Deputati e Senatori del quindicesimo Parlamento Repubblicano" Editoriale Italiana 2000 (Annuario 2006)