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 2010  aprile 15 Giovedì calendario

Panaro Nicola

• Casal di Principe (Caserta) 12 settembre 1968. Camorrista. Arrestato il 14 aprile 2010 • «I pentiti dicono che lui è un uomo di fiducia di Francesco Schiavone, il Sandokan dei Casalesi. Il numero 3 del clan. Anzi dicono di più. Il capo della potente organizzazione criminale avrebbe affidato al nipote Nicola Panaro il compito di mantenere i contatti con il mondo politico, o meglio con quella parte del mondo politico pronto a turarsi il naso pur di accaparrarsi le migliaia di preferenze portate in dote dalla camorra. Panaro aveva fatto perdere le sue tracce da tempo: ricercato dal 2003, le forze dell’ordine avevano mandato di cercarlo anche all’estero. Alla fine, come spesso accade, era a qualche chilometro dalla sua Casal di Principe. I carabinieri lo hanno arrestato a Lusciano, piccolo Comune nell’entroterra di Gomorra, in un appartamento protetto da un sofisticato sistema di videosorveglianza. Quel rifugio era uno dei tanti a disposizione del latitante [...] Panaro sa bene come raccogliere e convogliare voti. Stando al racconto di Anna Carrino, ex compagna del boss Francesco Bidognetti, Panaro aveva il compito di gestire i voti delle persone indigenti, ”reperendo - racconta - grossi quantitativi di generi alimentari di prima necessità”. Pasta, pane e pelati che venivano distribuiti a poveracci pronti a votare l’esponente scelto dalla camorra pur di ottenere ”la spesa del clan”. Ma non è tutto. Secondo un altro pentito, Domenico Frascogna, l’abitazione di Nicola Panaro sarebbe stata nel 1998 teatro di un incontro tra i vertici della camorra e un politico di rilievo nazionale trasformato in ”postino” del boss Francesco Schiavone. Secondo il gip del tribunale di Napoli Raffaele Piccirillo, quel politico soprannominato ”’o mericano” era l’attuale [...] Nicola Cosentino» (Antonio Salvati, ”La Stampa” 15/4/2010).