Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  aprile 15 Giovedì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "BONSIGNORE, VITO"


2009
Citato sull’Espresso tra gli Euronorevoli fannulloni. «[…] Pure Vito Bonsignore, eletto con l’Udc e poi passato in Forza Italia, 45 per cento di assenze, è in altre faccende affaccendato. "In questo momento sta parlando in un convegno sul programma elettorale per le amministrative in Val di Susa, non posso passarglielo", dice l’assistente. La plenaria è iniziata da un pezzo, Bonsignore parla a Torino». ( Emiliano Fittipaldi, L’Espresso, 12 febbraio 2009)

2008
Vito Bonsignore fu assolto dall’accusa di aver ricevuto 250 milioni di lire dove? In una scatola di cioccolatini. Pochi, ingiustamente, sanno chi ne fu inventore: Adriano Zampini, faccendiere, nell’81 a Torino. Fu lui a rivendicare di aver creato la scatola di gianduiotti coi milioni nel sottofondo. «Non me li ha mai rispediti indietro nessuno», raccontò. «Solo un geometra del Consorzio agrario mi rimandò le banconote. Però si tenne i cioccolatini (Jacopo Iacobonia, La Stampa 17/7/2008).

«Ci sono poi gli imprenditori e i professionisti prestati alla politica che foraggiano il proprio partito. Il secondo finanziatore dell’Udc è per esempio l’europarlamentare Vito Bonsignore. Democristiano di lungo corso, poi imprenditore con il pallino delle autostrade, Bonsignore ha versato 220 mila euro all’Udc del Lazio e del Piemonte, più altri 250 mila nelle casse nazionali mediante la sua finanziaria Mec, che ha pagato anche i voli del suo padrone politico: dal primo febbraio al 31 dicembre del 2007 Bonsignore ha totalizzato voli per 200 mila euro, poco meno di mille euro al giorno» (L’espresso 20 marzo 2008, PRIMO DI NICOLA E MARCO LILLO).

Era tra i 390 italiani che nel 2002 avevano un conto corrente nella banca Lgt del Liechtenstein e sui quali indagano 38 procure italiane per «false dichiarazioni al fisco italiano» (Il Giornale 28 marzo 2008, Felice Manti).