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 2010  marzo 08 Lunedì calendario

IL PRELATO CHE INTERVIENE SEMPRE SU TUTTO

Sessantatré anni il prossimo 31 marzo, originario di Castelbuono, prete a Palermo dal 1970, monsignor Domenico Mogavero prima di diventare vescovo di Mazara del Vallo e protagonista mediatico di primo piano, ha lavorato per anni negli uffici della Cei come sottosegretario. La promozione vescovile arriva, non inattesa, pochi mesi dopo il Convegno della Chiesa italiana di Verona. Nominato a Mazara nel febbraio 2007, Mogavero si ritrova come vicario generale in diocesi – anche se soltanto per pochi mesi – quel monsignor Mariano Crociata che, dopo un passaggio-meteora in quel di Noto, sarà scelto come segretario della Conferenza episcopale italiana. Esperto di problemi giuridici, ma anche dei problemi dell’immigrazione, il vescovo di Mazara del Vallo non ama i giri di parole, lo stile «ecclesialese», e soprattutto non rifiuta un’intervista. Quando Roberto Maroni afferma che bisogna essere «cattivi» con gli immigrati clandestini, lui replica che in questo modo «si rischia solo di fare violenza alla nostra cultura, al nostro umanesimo». Ma dopo le polemiche il ministro dell’Interno, invitato dal vescovo, visita il centro per l’integrazione degli immigrati di Mazara e ne rimane positivamente colpito.
Mentre infuria la polemica sulla vita privata di Berlusconi, Mogavero bolla come «insufficiente» la difesa del premier, invitando il Cavaliere a difendersi in Parlamento. Appena quattro giorni fa, il vescovo è intervenuto sul tema della giustizia, criticando Berlusconi in un’intervista al quotidiano Il Fatto: «Non si può invocare il consenso popolare per fondare la propria impunità».
Nel settembre 2009 era stato il primo e unico dei vescovi a consigliare pubblicamente al direttore di Avvenire Dino Boffo di dimettersi. Ma tra le oramai numerose interviste e dichiarazioni, c’è n’è anche una che plaude alla decisione dell’attuale governo di stabilire un tetto al numero degli alunni stranieri nelle classi scolastiche. Decisamente anti-berlusconiano, Mogavero è però in buoni rapporti con gli esponenti del centrodestra a livello locale: il «Centro mediterraneo di studi interculturali» Mazara del Vallo, nato d’intesa fra la diocesi e la Provincia di Trapani, fortemente sostenuto dal vescovo, è presieduto dal senatore del Pdl Antonio D’Alì.