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 2010  marzo 08 Lunedì calendario

GIOVANI, RICCHE E SENZA CORTEGGIATORI: LE GIAPPONESI SCOPRONO GLI "HOSTO"

TOKYO - Acconciature curate, trucco leggero, abbigliamento rigorosamente firmato e, soprattutto, un savoir faire da veri playboy: sono gli ”hosto”, nipponizzazione dell’inglese host, corteggiatori professionisti impiegati in club specializzati, pagati fior di quattrini da molte donne giapponesi che, per qualche ora di attenzioni e flirt, sono disposte a dare tutto. Di host club ce ne sono a centinaia in Giappone, concentrati nelle grandi metropoli Tokyo e Osaka. Clienti tipo sono donne sposate o divorziate tra i 30 e i 40 anni con molto denaro a disposizione. O lavoratrici single che vivono ancora coi genitori e possono permettersi un fidanzato a pagamento. O ancora, e qui si entra nell’ambito di un fenomeno più complesso, le cosiddette hostess, corrispettivo femminile degli hosto, intrattenitrici per uomini che dopo l’orario di lavoro vanno a divertirsi con i ”colleghi”, magari accompagnate dai loro clienti pronti a pagare il conto a fine nottata. Alcuni di loro si definiscono, senza troppo pudore, ”venditori di sogni”. Abbordano le clienti per strada, meglio se danarose, le portano al club, le coccolano, danno loro quel che nella vita di tutti i giorni non hanno: un uomo che le tratti da principesse. E per farle capitolare, queste donne in cerca di un amore ”da sogno” a pagamento, basta poco: un mazzo di fiori, un complimento sussurrato in un orecchio, una canzone romantica e molto alcol. Pochi ingredienti per assicurare alla storia d’amore posticcia una durata di mesi, se non addirittura di anni. Da consumarsi, all’inizio, rigorosamente nel club dove lavora l’amato, tra privée a pagamento e un drink dopo l’altro su cui lui guadagna una lauta commissione. Poi, come in una storia d’amore autentica, il rapporto si arricchisce di romantiche serate al cinema, al karaoke o al ristorante, utili a cementare il legame. Comincia così una frequentazione a cui la cliente, cotta a puntino, non vorrà più rinunciare. Lo stipendio medio di un hosto di successo, paragonabile a una celebrità per fascino e carisma, si aggira intorno all’equivalente di 40mila euro al mese, che scendono a 10mila per gli hosto ordinari. Ci sono donne che per amore hanno dilapidato dei patrimoni. Il sesso non è la parte centrale del legame tra un hosto e la sua cliente. Il rapporto completo può esserci, ma non necessariamente e, quando c’è, è il punto di arrivo di un lungo corteggiamento. Si tratta piuttosto di un erotismo fatto di ammiccamenti, doppi sensi e di contatto fisico giocoso, alla maniera degli adolescenti, che contribuisce a mantenere alta e costante la tensione erotica. Roba da professionisti. Anche perché l’elemento più ricercato in questi amanti in affitto è la capacità di ascolto e comprensione. A decidere tempi e modi dello sviluppo della storia, chiaramente, è chi paga. Eventualmente sarà la cliente, a un certo punto, a chiedere di più al suo hosto. Ma, in genere, quello per cui vale la pena pagare è tutto quello che accade prima: conversazione, divertimento, gioco e complicità. Il tutto condito da un’atmosfera di festa, onnipresente nei club. Che si tratti di servizi a pagamento sembra un dettaglio, perché il risultato è un innamoramento tout court, con emozioni autentiche, anche se a senso unico.