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 2010  marzo 08 Lunedì calendario

CORSIVI

Devo dire che la capacità del Pdl di creare situazioni senza precedenti e senza vie d’uscita è fenomenale. In più, senza pentimenti. Però, se pure fossero andati a Canossa, la questione sarebbe rimasta identica: per tutti i cittadini con un senso profondo della democrazia, compreso il Presidente della Repubblica, la situazione che si era venuta a creare, era senza soluzione. Non c’era una possibilità di venirne fuori se non con un errore. Poteva essere l’errore grave che è stato fatto, cioè scegliere di favorire gli elettori a sfavore della «forma», come si è detto, trascurando che è sulla forma, cioè sulle regole, che si basa l’esistenza di una comunità. Poteva essere l’errore che non è stato fatto, e cioè rispettare le regole e andare a un turno elettorale di una insensatezza mai vista in precedenza, e con una violenza nell’aria poco rassicurante.
La difesa della democrazia è la questione più seria e urgente in questo paese da diversi anni.
Però i difensori della democrazia sono quelli che di fronte alle regole fondamentali, mettono da parte la faziosità. Quindi è bene che ognuno faccia il suo esame di coscienza, tra coloro che sono stabilmente in piazza in questi giorni. Perché ce ne sono molti (troppi) che hanno esultato, applaudito e si sono entusiasmati alla notizia che il Pdl non era riuscito a presentare le liste. Rimango convinto che chi gioisce per la mancata partecipazione dell’avversario alla gara, non è poi degno di scendere in piazza a difesa della democrazia.