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 2010  marzo 08 Lunedì calendario

MANUTENZIONE DEL PC, PER VOCE ARANCIO


Con le auto le cose sono facili. Sappiamo bene quando invecchiano, quando hanno bisogno della normale manutenzione, quando è tempo di cambiarle. E sappiamo riconoscere i sintomi quando è ora di farle vedere dal meccanico. Per i computer è diverso. Anche loro invecchiano, ma in modo molto differente. Soprattutto perché la causa del loro diventare anziani raramente è l’usura dei componenti. Piuttosto, un bel giorno si scopre che il pc non è più adatto alle nostre necessità. Ci vuole troppo tempo per l’avvio, i programmi girano con lentezza, magari un gioco appena comprato è inutilizzabile perché le immagini si muovono a scatti. Tempo di rottamare e comprarne uno nuovo? Oppure di ”upgradare”, cambiare qualche pezzo per ridargli un po’ di vigore e tirare avanti?

Bill Gates ha dichiarato di cambiare il suo computer personale ogni 2-3 anni circa. Un intervallo di tempo che però non è lo stesso per tutti. Chi usa il pc solo per scrivere documenti e fare un po’ di contabilità, magari anche per una piccola impresa, può trovarsi a suo agio con computer acquistati cinque anni fa o anche più. Invece il giocatore accanito sa già che due anni sono proprio il tempo massimo prima che un nuovo videogame arrivi a dichiarare il suo pc, se non obsoleto, quanto meno poco soddisfacente.

Quando un computer comincia ad essere troppo lento, o a fare capricci di vario tipo, non è sempre detto che la colpa sia dei suoi componenti elettronici, dell’hardware. Il sistema operativo, soprattutto se si usa un Windows, potrebbe infatti essersi deteriorato. E succede di frequente, ad esempio, per colpa di programmi maligni come virus, troiani o spyware. Spesso una buona scansione antivirus arriva a donare una seconda giovinezza a computer quasi inutilizzabili.

Buone regole per mantenere efficiente il proprio pc:
• tenere sempre a puntino il sistema operativo con gli ultimi aggiornamenti rilasciati dalla casa madre
• avere un buon software antivirus
• sottoporre regolarmente il computer a un esame completo a caccia dei cosiddetti malware.

Anche senza minacce esterne, però, Windows ha un punto debole che lo porta quasi inevitabilmente ad essere sempre più lento e macchinoso: il registro di sistema, dove sono immagazzinate informazioni relative alle periferiche, al software installato, agli utenti ed alle impostazioni del sistema. Col tempo, con l’installazione di nuovi programmi e la disinstallazione di altri, il registro diventa sempre più grande e ”inquinato”, rallentando tutto il funzionamento. Le strade, in questo caso, sono due, una radicale e una più ”soft”. La prima consiglia di formattare il disco e reinstallare il sistema operativo una volta l’anno. Questo significa fare copie di backup di tutti i dati, e dover anche reinstallare tutti i vari programmi, ma gli effetti sono notevoli. A costo di un po’ di lavoro per una ”pulizia di primavera”, riavremo il computer così come era uscito dal negozio. Se un rimedio così estremo non piace, c’è la possibilità di ripulire il solo registro di sistema. Esistono molti programmi che lo fanno. Uno gratuito, molto efficiente e disponibile anche in italiano, è ”Eusing free registry cleaner” (http://www.eusing.com/free_registry_cleaner/registry_cleaner.htm).

Naturalmente arriva il momento in cui, anche con la più scrupolosa manutenzione, il computer non riesce più a stare al passo coi tempi. Le case produttrici di software sfornano continuamente nuovi programmi, che richiedono sempre più memoria e processori più veloci. Oppure i sistemi operativi non vengono più seguiti, come sanno coloro che hanno ancora, ad esempio, Windows 98. Si potrebbe passare a un altro sistema operativo, ma quel vecchio computer sicuramente non sarà abbastanza potente da reggere il nuovo Windows 7. Naturalmente, se tutto ciò di cui si ha bisogno è un Word e forse un Excel, magari limitandosi a leggere la posta elettronica, non è detto che sia necessario fare qualcosa. Ma se si vuole usare il più moderno software di ritocco fotografico o giocare con le ultime novità, allora è tempo di mettere le mani sull’hardware.

Migliorare, sostituire qualche componente, oppure comprare tutto nuovo? Intanto sarà bene sapere cosa c’è dentro la macchina. Esiste un software gratuito che fornisce molte informazioni sull’hardware del pc: Cpu-z (http://www.cpuid.com/cpuz.php). Un buon punto di partenza per l’analisi del sistema.

Aumentare la memoria Ram può essere una soluzione piuttosto economica per aumentare le prestazioni. Ma non sempre si può fare, se non a costi svantaggiosi. Le memorie aggiuntive devono essere infatti simili a quelle già montate. E se il nostro computer monta un tipo vecchio (ad esempio le Ddr II), trovarle non sarà facile. Forse, con pazienza, in qualche fiera dell’elettronica.

Cambiare il processore è un affare anche più complesso. Processori e schede madri devono essere compatibili tra loro. Quindi non possiamo semplicemente scegliere un nuovo processore: dobbiamo prendere quello adatto. Anche qui l’enorme velocità delle innovazioni tecniche si fa sentire: vecchie schede madri potranno montare solo processori ormai fuori commercio da tempo, difficili da trovare e, tutto sommato, forse non nettamente superiori a quello che abbiamo già. La scelta migliore sarebbe di cambiare entrambi i componenti, ma componenti come il disco rigido rimarrebbero quelli vecchi. Ad esempio, se il disco è di tipo Ide e lo usiamo con una scheda di nuovo tipo, capace di supportare i Sata, ci ritroveremo comunque con una macchina rallentata dal collo di bottiglia del disco obsoleto. E poi i costi si fanno sentire sul serio: non è detto che il prezzo di una scheda madre e un processore non siano uguali a quello di un intero computer nuovo di zecca. Infine, tra tutte le operazioni di manutenzione, quella di montare un processore su una scheda madre è una delle più complesse. Se non si è veramente esperti si rischia di fare danni seri.

Cambiare la scheda video. Questa può essere una buona opzione, se il computer non è veramente antiquato. I giochi chiedono molto alla scheda grafica, ed un modello più recente potrebbe dare piacevoli sorprese a prezzi tutto sommato ragionevoli. Naturalmente, se la vecchia scheda madre può collegare solo schede Agp c’è poco da fare: bisognerà cercare una scheda grafica adatta, forse più potente di quella precedente, ma di sicuro non di ultima generazione. E probabilmente sarà necessario andare a caccia di materiale usato. Quelle nuove hanno infatti bisogno dello slot Pci express.

Tutte le operazioni di ”upgrade” richiedono una qualche esperienza tecnica. Se non la si possiede la strada principale è rivolgersi al classico amico smanettone. Che magari passa per una breve visita o una cena e si ritrova a dover mettere mano al computer del padrone di casa («tanto per te è un gioco da ragazzi»). Dedicata a tutti quelli che si sono trovati in certe situazioni la t-shirt con la scritta «Scusa, ma non sono qui per aggiustare il tuo computer». Si trova, solo in inglese, sul sito www.redmolotov.com.

Rivolgersi al negozio o al centro specializzato. Esistono aziende che effettuano interventi, anche a domicilio, per casi che vanno dalla sistemazione del sistema operativo alla valutazione delle possibili migliorie tecniche del pc. La mano d’opera in questi casi può incidere molto. Una formattazione con installazione di sistema operativo, ad esempio, parte dai 60 euro. Se è necessario prima salvare i dati contenuti nel computer ce ne vogliono altri 30-40. L’intervento a domicilio, poi, richiede un diritto di chiamata che si aggira sui 35 euro.

Far bene i conti: spesso si scoprirà che migliorare il computer costa più che comprarne uno nuovo, ottenendo peraltro risultati sempre parziali. Ma con l’acquisto di una nuova macchina emerge una nota poco simpatica: i pc si deprezzano in modo vertiginoso a causa dell’uscita sul mercato di modelli sempre più potenti, cosa che di fatto finisce per escludere qualsiasi possibilità di rivendere il vecchio computer per recuperare qualche soldo.

Che fare del vecchio computer: tenerlo; rivenderlo a prezzi irrisori, se ci si riesce; regalarlo a un amico; portarlo all’isola ecologica (lo smaltimento deve essere fatto con procedure rigide, per via delle componenti inquinanti).

 indispensabile tenere ben presente che dentro il vecchio disco rigido sono contenute molte informazioni private: foto, documenti, codici di carte di credito. E non basta aver cancellato quei dati. In realtà il processo di cancellazione dal disco è solo parziale: il grosso delle informazioni spesso resta lì, ed è facile da recuperare con programmi specifici come il commerciale Smart data recovery o il gratuito PC inspector file recovery (http://www.pcinspector.de/default.htm?language=1). Chiunque potrebbe esaminare il vecchio computer scavando letteralmente nella vita privata del proprietario.

Prima di lasciare che un vecchio computer esca dalla nostra casa è meglio accertarsi di aver eliminato tutte le informazioni in modo completo. L’aiuto viene da software specifici che rimuovono le informazioni in modo sicuro e totale. Come Eraser (http://eraser.heidi.ie/) o il più drastico Active Kill Disk (http://www.killdisk.com/).