Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  marzo 06 Sabato calendario

LETTERE – LE SPESE DEL PARLAMENTO EUROPEO

Siamo sorpresi per l’ articolo, pubblicato su il 12 febbraio, di Luigi Offeddu, che offre una caricatura delle spese amministrative del Parlamento europeo. Questo è un’ istituzione democraticamente eletta, da 500 milioni di cittadini dei 27 Stati membri, dove si lavora in 23 lingue. Poiché il bilancio della Ue costa ad ogni stato l’ 1,2% del suo reddito nazionale lordo e la spese amministrative di tutte le Istituzioni europee rappresentano il 6% di questo bilancio, in termini pratici tale grande progetto di pace, sviluppo e solidarietà costa 3 euro l’ anno ad ogni cittadino. Ci stupisce che a proposito dei costi della traduzione ed interpretazione non sia stato sottolineato il valore democratico di questo servizio che permette ad ogni parlamentare di esprimersi nella propria lingua, salvaguardando così il multilinguismo, l’ identità e le radici di ogni Paese. Quanto al centro sportivo delle istituzioni europee, è gestito su base commerciale, a seguito di regolare gara d’ appalto, ed è aperto a tutti coloro che hanno un pass di accesso al Parlamento europeo (circa 6000 persone, inclusi i giornalisti). Chiunque ne usufruisca (parlamentari europei compresi) paga un regolare abbonamento. L’ articolo riporta anche criticamente dei dati sul basso livello di informazione degli italiani sulla Ue. Le chiediamo se ritiene che la responsabilità sia degli Uffici del Parlamento o se ci sia anche quella di tutti gli attori della comunicazione, tra cui la stampa. Resta il fatto che altri sondaggi danno risultati diversi: 67% dei cittadini dicono per esempio di essere stati informati correttamente sulle ultime elezioni europee. Inoltre le istituzioni dell’ Ue, ed il Parlamento europeo in particolare, figurano sempre tra quelle che riscuotono la più alta fiducia dei cittadini. Clara Albani, direttrice Ufficio d’ Informazione per l’ Italia Parlamento europeo, Roma
L’ articolo-«caricatura» citava fatti e cifre precise. Che questa lettera non smentisce, perché parla d’ altro. L’ Europarlamento è certo «un’ istituzione democraticamente eletta da 500 milioni di cittadini»: però quei cittadini non esigono tassativamente che i loro eletti si rilassino in un centro fitness abbellito con 2,6 milioni di euro (soldi di chi?), che viaggino in Mercedes o volino in classe business e non in classe economica, ecc. Sono stati proprio alcuni eurodeputati a esprimere dubbi sul «valore democratico» della terapista Beatrice, dello squash, e di tutto il resto. Altri, nella commissione controllo dei bilanci, hanno condannato la spesa di 80.000 euro per le vacanze in montagna dei familiari degli eurocrati, e molto altro. E voi siete «sorpresi» dagli articoli dei giornali? (l.off.)
Interventi&Repliche