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 2010  marzo 06 Sabato calendario

[riassunto] Oltre a Formigoni e Pdl nel Lazio ci sono decine di liste sparse in tutta Italia che rimarranno fuori dalle regionali del 28 e 29 marzo

[riassunto] Oltre a Formigoni e Pdl nel Lazio ci sono decine di liste sparse in tutta Italia che rimarranno fuori dalle regionali del 28 e 29 marzo. I Radicali sono colpiti in varie regioni, a partire dalla lista del candidato presidente Marco Cappato in Lombardia, dove in quattro provincie è stata esclusa anche Sinistra ecologia e libertà. Potrebbero rientrare con il decreto per Formigoni, mentre nelle altre regioni i giochi dovrebbero essere chiusi. In Piemonte l’acronimo Pdl (Partito dei liberali) - che candida Nadia Cota, stesso cognome del leghista Roberto che corre anch’egli per la presidenza - è stato bocciato dal Tar. Lista e candidata sono opera di Renzo Rabellino, noto come il "mago" delle liste civetta. In Liguria escluse il Nuovo Psi e il Centro di Giuseppe Pizza: entrambe avrebbero appoggiato il candidato del Pdl. In Emilia Romagna, fuori il Plc (Partito lavoratori per il comunismo) oltre ai "soliti" Radicali, fuori anche nelle Marche come pure Forza Nuova. In Umbria penalizzati ancora i Radicali e Sinistra Critica. In Lazio, la lista Udeur a sostegno della Polverini è stata in bilico, mentre Sandra Lonardo, candidata a Napoli e Benevento, fa campagna elettorale da Roma via web poiché bandita dalla Campania per guai giudiziari. In Puglia problemi per Adriana Poli Bortone (candidata Udc). Per finire, in Basilicata fuori sempre i Radicali, mentre in Calabria è stato estromesso il Partito comunista dei lavoratori di Ferrando.