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 2010  marzo 06 Sabato calendario

UN SOLO "TUTTOFARE" O TANTI OGGETTI?


Che cosa è meglio: un unico strumento che sa fare di tutto, tipo smartphone, o tanti singoli oggetti specializzati? Insomma convergenza o divergenza? La risposta dipende dalle esigenze e dalle capacità di spesa di ognuno. Il mercato va verso la convergenza, ma grandi spazi rimangono per gli apparecchi specializzati come l’iPod e per i telefonini più economici (anche da 25 euro) che servono esclusivamente a telefonare.
Un tipico dilemma è la fotografia. Dice Massimo Zancaro, responsabile della ricerca sulle interfacce intelligenti della Fondazione Bruno Kessler di Trento: «Se metti insieme una macchina fotografica e un cellulare ottieni una cosa che prima non esisteva. Da appassionato di fotografia, dapprima ho snobbato questa funzione del mio cellulare per poi ricredermi quando ho scoperto un nuovo uso dell’ibrido: scattare foto anziché prendere appunti». «Una parte crescente del pubblico, di solito giovane - conferma Maurizio Motta, direttore generale di Mediamarket (Mediaword e Saturn)- si orienta sempre di più verso macchine fotografiche reflex da 3-400 euro. Con il cellulare si scatta l’immagine veloce a una festa, con la reflex si fa il ritratto o si fotografa il paesaggio».

I grandi del telefonino non sono rimasti con le mani in mano e hanno messo sul mercato foto-fonini ad alta risoluzione, in certi casi superiore a 12 megapixel e quindi paragonabile a quella degli apparecchi fotografici digitali.

Un altro esempio è la musica. L’iPod di Apple, specializzato in canzoni e collegato al grande magazzino virtuale iTunes, resta il sovrano del mercato. Ma anche qui è stata subito competizione. Per citare solo due casi, Nokia ha creato la serie Xpress Music (con tasti musicali dedicati) e Sony Ericsson i cosiddetti cellulari Walkman (il modello W995 è stato definito miglior music phone del 2009), con relativi music store. Senza dimenticare LG con i suoi Voyager e Muziq.

Un caso di convergenza molto aggressiva è quello della geolocalizzazione satellitare: «Nel momento in cui Nokia ha messo a disposizione gratis le mappe di tutti i Paesi del mondo – dicono a Euronics – di fatto ha trasformato il telefonino in un navigatore da passeggio, molto apprezzato anche per quando si va in giro a piedi. Il navigatore tradizionale per auto tipo Tom Tom subisce un colpo durissimo».


Nell’acquisto del telefonino però l’opzione di fondo è il collegamento a Internet, che comporta una certa spesa aggiuntiva in traffico dati. Se si sceglie lo smartphone’ il cui mercato in Italia è dominato da Nokia (50%), seguita da Samsung (19%), Motorola, LG, Sony Ericsson, Apple, Rim-Blackberry, Siemens e Palm’ le alternative principali possono essere due e dipendono dall’uso prevalente: touchscreen (iPhone, Acer Liquid, Htc) se uno lo usa per leggere online, o a tastiera (tipo Nokia N900) per scrivere e partecipare a i social network.

Sempre più persone hanno in tasca due telefonini: uno privato e uno professionale, spesso Blackberry o Htc, adatti a collegarsi ai sistemi informatici aziendali.

«Un certo tipo di consumatore – dice Andrea Rangone, responsabile degli osservatori Ict e Management del Politecnico di Milano’ al momento dell’acquisto si chiede poi se, per navigare su Internet in mobilità, sia meglio uno smartphone o un netbook tipo Acer o Asus, visto che i prezzi grosso modo coincidono. Premesso che sono strumenti molto diversi, quello che con il netbook si perde in maneggevolezza lo si recupera in facilità d’uso grazie alla tastiera più grande». Un punto di domanda riguarda i libri elettronici come il Kindle, oggi agli albori. Comprarlo o no? Molti utenti potenziali, parliamo di una nicchia, respingono l’idea di portare in borsa un malloppo elettronico in più. Altri considerano gli aspetti positivi (come la possibilità di stipare molti volumi in un unico contenitore leggero) che stanno decretando al libro elettronico di Amazon e alle versioni di Sony e Barnes &Noble un certo successo in America. Un punto interrogativo ancora più grande riguarda l’accoglienza che il pubblico riserverà all’iPad di Apple, in arrivo nei negozi italiani alla fine di aprile: un oggetto che fa compiere alla convergenza un ulteriore salto di qualità.

Telefonini-computer, console per videogiochi aperte al web, strumenti tuttofare e strumenti specializzati. Per chi compra crescono le possibilità di scelta ma anche la confusione. Consoliamoci: lo stesso accade a chi vende: «A volte – dice Motta – non sappiamo più in quale scaffale esporre gli oggetti che vendiamo. Per fortuna i consumatori sanno quel che vogliono». Speriamo che abbia ragione.