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 2010  febbraio 13 Sabato calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "ALEMANNO, GIANNI"


AUGELLO Andrea 2009 - Novara 24 febbraio 1961. Politico. Eletto al Senato nel 2006 e 2008 (An, PdL) • Vero ”responsabile” della presa del Campidoglio da parte di Gianni Alemanno «è fratello di Tony, scomparso nel duemila, per anni all’opposizione in Comune, autore del libro Rutelli, il sindaco della Restaurazione. Un titolo, una promessa. A Tony, e a Fini, Alemanno ha dedicato la vittoria. Oggi tra il sindaco e Andrea Augello è idillio, ma ci sono stati anni in cui i due si sono confrontati duramente all’interno del partito » (Maria Corbi).
Fonti: varie (Massimo Parrini)

Tra tutti i dirigenti cinquantenni di An, Assunta Almirante salva solo Gianni Alemanno: « il più bravo di tutti. Gli altri non lasceranno tracce di sé».
Fonte: Concetto Vecchio, la Repubblica 22/03/09

Nessuno può sfuggire al grande fermento. Persino Gianni Alemanno si è fatto convincere da quel gran venditore di futuro che risponde al nome di Jeremy Rifkin, uno che teorizzò la fine del lavoro quando tutti cominciammo a lavorare senza più rete di salvataggio, e nelle fabbriche venivano introdotti i turni domenicali con la firma dei sindacati; ha profetizzato l’era delle biotech poco prima che scoppiasse la bolla speculativa grazie alla quale si gonfiavano a dismisura piccole aziende californiane specializzate in pillole miracolose; ha cavalcato l’idrogeno come energia del dopodomani e, più immaginifico di Jules Verne, ha accumulato un patrimonio. Adesso, Roma deve diventare ecocompatibile, ”una città a impatto zero”, ”un Colosseo sostenibile”, ridacchia Rifkin dietro i baffetti da furbacchione, durante l’incontro con il sindaco in Campidoglio. Ecologista antemarcia, Alemanno informa di aver votato contro il nucleare nel referendum del 1987. L’Urbe eterna ha resistito a vandali e goti, non resiste all’invasione del green biz come ormai viene familiarmente chiamato.
Fonte: Stefano Cingolani, Il Foglio 12/12/09

Da un po’ di mesi la gestione dell’ex municipalizzata capitolina appare in stallo a causa dei dissidi tra i soci, partiti dalle attività del gas. L’imprenditore-costruttore-editore Francesco Gaetano Caltagirone (7,9% di Acea), sembra aver trovato un solido alleato nel sindaco di Roma, Gianni Alemanno (51%)
Fonte: Luca Fornovo, La Stampa 19/11/09

Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, è il primo politico a sottoporsi al test antidroga (per fare l’esame s’è fatto tagliare una ciocca di capelli).
Fonte: la Repubblica 06/11/09

Quello di Bruno Vespa che radunò il premier, Gianni Alemanno, Riccardo Muti e il cardinale Tarcisio Bertone per proporre a Riccardo Muti la direzione del Teatro all’Opera di Roma. Il fotografo Umberto Pizzi pare gli abbia detto, dopo la scomparsa della Angiolillo, "adesso mi metto sotto casa tua".
Fonte: Antonella Piperno e Lucia Scajola, Panorama, 29/10/09

(...)Pino Rauti che, oltre ad essere uno dei fondatori del Msi, è il genero del sindaco di Roma Gianni Alemanno (...)
Fonte: Dino Martirano, Corriere della Sera 03/08/09

(...) Curioso pure il finanziamento di 60 mila euro alla campagna elettorale di Gianni Alemanno da parte della Snai, società di scommesse. Anche se in fondo al sindaco di Roma l’azzardo non dispiace, visto che da tempo preme per un casinò nella capitale (...)
Fonte: Gianni Del Vecchio e Stefano Pitrelli, L’Espresso, 28/05/09

Marcello De Angelis, ex Terza posizione e ora Pdl, che ha criticato l’amico e compagno di partito Gianni Alemanno.
Fonte: Paolo Foschi, Corriere della Sera 27/04/09

Vladimir Luxuria: «Stanno affogando: un cagnolino, Elisabetta Gardini, Walter Veltroni, Gianni Alemanno. Ha un salvagente: a chi lo dà? ”Veltroni è già affogato politicamente, Alemanno potrebbe nuotare con virile italianità, Elisabetta Gardini galleggia da sola e non mi chieda perché… Salverei il cagnolino”»
Fonte: Igor Righetti, Novella 2000 19/03/09

Non c’è niente da fare, con Gianni Alemanno: la puntualità per lui è un optional. Tutto il contrario del precedente sindaco di Roma, Walter Veltroni, con il quale si potevano mettere a posto le lancette (in Campidoglio qualcuno lo aveva soprannominato «lo svizzero»).
Fonte: Pierre De Nolac, ItaliaOggi 04/02/09

I sindaci più amati in Italia: eccetto Torino, le grandi città non sono nelle prime posizioni: per trovare Milano si deve arrivare al 30 posto, con Letizia Moratti che guadagna cinque punti rispetto alle elezioni arrivando al 57%. Ancor più in basso Roma (34esima) dove il consenso di Gianni Alemanno (56%) cresce del 2,3% rispetto alla vittoria elettorale.
Fonte: G. Tr. Il Sole 24 Ore 12/01/09; Matteo Tonelli, la Repubblica 12/01/09

E’ l’uomo di cui la politica improvvisamente ha una gran paura. Da quando s’è scoperto che il pm De Magistris l’aveva sguinzagliato sulle tracce dei suoi indagati calabresi, e da lì, esaminando i traffici telefonici, è arrivato a documentare i colloqui tra Saladino e Mastella, ma coinvolgendo nelle sue perizie mezzo Parlamento italiano, i vertici dei servizi segreti, poliziotti e finanzieri, imprenditori e massoni. Si chiama Gioacchino Genchi, 47 anni, qualche chilo di troppo. E’ un poliziotto in aspettativa (...) Nella sua relazione parla diffusamente dei contatti tra Rutelli e il super-indagato Antonio Saladino. O con Gianni Alemanno.
Fonte: Francesco Grignetti, La Stampa 13/12/08

Non lontano da viale Ezra Pound impera Pietro Mezzaroma, palazzinaro sostenitore del neosindaco postfascista Gianni Alemanno.
Fonte: Alberto Statera, la Repubblica 05/11/08

Al contrario, grosso parapiglia sulla croce celtica al collo di Gianni Alemanno fatta esporre da Daria Bignardi, con conseguente dibattito sui giornali e in Rete: ”Ma saranno cazzi suoi perché la porta o no? Vogliamo anche vedere se porta le mutande nere con la svastica?” – che certo sarebbero un oggettino di discreta impresentabilità.
Fonte: Stefano Di Michele, Il Foglio 07/06/08

In casa del suo successore non ci sono invece dubbi. Nonostante il carattere forte di sua moglie Isabella Rauti, figlia dell’ex segretario del Msi, il tesoretto è ben saldo nelle mani dell’uomo di casa. Già perché il neo sindaco di Roma, Gianni Alemanno, all’epoca parlamentare e ministro delle Risorse agricole, dichiarava un reddito pari a 188.055 euro, quasi il triplo della gentile consorte che nel 2005 aveva un reddito complessivo di 57.709 euro.
Fonte: Emilio Gioventù, Italia Oggi 06/05/08

Alemanno, pugliese d’origine (padre di Lecce, madre di Gallipoli), cresce in una Roma che coltiva una memoria del fascismo fatalmente diversa da quella del Nord operaio, che certo non rimpiange le leggi razziali e l’occupazione ma neppure dimentica il lascito del regime: una nuova urbanistica, grandi edifici dal Foro Italico all’università, grandi ospedali come il San Camillo e il Forlanini; un ceto medio impiegatizio con l’espansione della burocrazia statale, un proletariato di periferia con le borgate, un hinterland con le bonifiche; e, soprattutto, l’idea (sia pure espressa nelle forme rozze e antistoriche della retorica dell’Impero) di Con il tricolore Gianni Alemanno, 50 anni, nato a Bari e cresciuto a Roma, festeggia l’elezione a sindaco della capitale Roma capitale. Un’eredità che andava molto oltre l’elettorato missino, come si vide appunto nel ’93.
La storia di Alemanno è l’adesione sofferta, anche se via via più convinta, al nuovo corso di Fini, avvenuta senza perdere neppure uno dei voti (quelli di Storace sono rientrati tutti al ballottaggio) di un blocco sociale storico, che si è andato evolvendo assieme alla destra. E allora i vecchi militanti e i giovani, i parastatali, i tifosi delle curve (compresa quella romanista), i cultori dei morti degli Anni Settanta celebrati da manifesti, fiori, scritte sui muri, i piccoloborghesi di piazza Bologna e piazza Tuscolo, i nuovi proletari delle borgate, in una parola le classi popolari che nell’apparente indifferenza della sinistra stanno pagando il prezzo dell’immigrazione, sia in termini di sicurezza che di concorrenza sul mercato del lavoro.
Fonte: Aldo Cazzullo, Corriere della Sera 29/04/08

Isabella Rauti:
Anche con Alemanno una storia d’amore in sezione?
«Lui leader carismatico del Fronte della Gioventù. Io ero nella sua giunta, responsabile culturale. Avevo 16 anni».
La pupa che sta col capo?
«Macchéeee! Ci siamo fidanzati solo otto anni dopo».
E la freccia di cupido?
«Un giorno mi dissero: ”Sai che lo guardi con tenerezza?”. Passai la notte a domandarmi perché».
Romanzo ottocentesco...
«Gianni era fidanzatissimo, da 15 anni. Erano altri tempi: niente trasgressioni...».
Ma lui lascia lei, e voi diventate coppia di ferro nel Msi.
«Ci siamo fidanzati nell’88; sposati nel ”92: abbiamo vissuto insieme, come una normale coppia, fino a Fiuggi».
E lì esplodete con il Msi...
«Rompiamo anche per la politica. Anzi, quello fu il detonatore, insieme al fatto che ero incinta, momento delicato nella vita di una donna».
Non nascondeste la separazione.
«Noooh... Non la ostentammo, ma non celammo nulla. Il ”matrimonio di facciata” non era possibile per noi. Lui non è fatto così. E nemmeno io».
Il fatto di essere su due fronti opposti a Fiuggi pesò?
«La politica per noi non era il tifo. Passammo mesi a parlare, notti intere svegli. Poi ci lasciammo: Manfredi aveva un anno. Per me fu un triplice colpo: da moglie, madre e militante».
Pensava che vi sareste rimessi insieme?
«La verità? Assolutamente no. Ho scoperto, anni dopo, che c’era un filo di ferro che non si è spezzato, fra noi».
Come è stato possibile?
«Non abbiamo mai rotto i rapporti. Aveva le chiavi di casa. A uno che fa politica non puoi dire: ”Viene alle 5 di mercoledì a vedere tuo figlio”».
E poi?
«Abbiamo avuto entrambi altre storie. Un percorso complicato. Alla fine per fortuna ci siamo ritrovati».

Fonte: Luca Telese, Il Giornale 24/04/08

L’allusione è a Gianni Alemanno e alle vicende della sua biografia giovanile, in particolare gli arresti e i fermi che, secondo Wikipedia che cita l’agenzia Ansa, sono da collegare a tre episodi: il ferimento di un giovane romano nel 1981; il lancio di una molotov contro l’ambasciata sovietica a Roma nel 1982; il tentativo di blocco del corteo del presidente americano George Bush nel 1989 a Nettuno.
Fonte: Fabio Martini, La Stampa 23/04/08

FIORE Roberto Roma 15 aprile 1959. Politico. Leader di Forza Nuova, «movimento tutto croci runiche e magliette nere». «[...] fondò, insieme a Massimo Morsello, Terza posizione, un movimento giovanile, che propugnava l’equidistanza tra Mosca e Washington e annoverava tra i simpatizzanti anche l’ex ministro Gianni Alemanno.
Fonte: Virginia Piccolillo, Corriere della Sera 03/11/07 (Massimo Parrini)

Il ministro Gianni Alemanno ieri non l’ha detto: ma è goloso di caciocavallo podolico.
Fonte: Fabrizio Roncone, Corriere della Sera 08/12/05

I politici più bassi del governo Berlusconi: Il più basso sarebbe Giuliano Urbani: un metro e 60; quasi come Gianni Alemanno (un metro e 62).
Fonte: Ettore Colombo, Vanity Fair 20/1/05

Doni natalizi: Il biglietto di Gianni Alemanno: «Sui campi della nostra Terra, nello spirito della nostra Gente».
Fonte: A.Cap., la Repubblica 24/12/03

Alessandra Mussolini su Gianni Alemanno: «Una volta c’ero anch’io quando si è scaldato con un nostro consigliere regionale. Dovevano dibattere ma hanno esagerato. Sono partiti come due torelli. Gli uomini sono i soliti. Pensano che le botte possano risolvere i problemi. Largo alle donne»
Fonte: il Giornale 10/12/03

Il ministro dell’Agricoltura, Gianni Alemanno, è impegnato con l’inglese dalle 7 alle 8 del mattino, due giorni a settimana. Buoni i risultati, visto che il suo portavoce, Cristiano Carocci, si vanta: «E’ uno dei pochi a dire baipartisan al posto del terribile bipartisan».
Fonte: Antonella Piperno, Panorama 13/02/03

Doni natalizi:
Il ministro dell’Agricoltura Gianni Alemanno (An) regalerà ai colleghi dell’Unione europea una fetta di prosciutto dolce di Parma con scaglie di parmigiano.
Fonti: varie

Gianni Alemanno dice di essere «tifoso solo della Nazionale»
Fonte: Giuseppe Sarcina, Corriere della Sera 13/07/02

Da quando è diventato ministro, Maurizio Gasparri ha concesso 172 interviste. Gianni Alemanno 114 (...)
Fonte: Gian Antonio Stella, Corriere della Sera 14/10/02