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 2010  febbraio 13 Sabato calendario

MONICELLI: IDEA SENZA FUTURO PIACEREBBE RAFFAELLO IN RILIEVO?

Dell´ambizioso progetto di virare in 3D i grandi film del passato, da Casablanca a 2001, Odissea nello spazio non è certo entusiasta Mario Monicelli, grande maestro del cinema italiano.
I classici in 3D?
«Mi sembra una forzatura che modifica la qualità di un film pensato in un certo modo e realizzato con determinate tecniche, una forzatura che lo danneggia. I vecchi film rappresentano una visione della realtà come la si immaginava in un preciso momento storico, realizzata con gli strumenti che appartenevano a quel periodo. Con le dovute differenze sarebbe come voler usare gli occhialini per guardare un quadro di Raffaello o di van Gogh».
Ma la tecnologia va avanti.
«Sì, la tecnologia fa i suoi passi, infatti il cinema è nato muto e in bianco e nero (era spoglio ma è stato anche grande), poi è arrivato il suono e poi il colore. Ora è la volta del 3D e vedere un film in profondità dà risultati stupefacenti. Ma questi effetti decisamente spettacolari mi sembra molto difficile ottenerli quando vengono applicati ai film di una volta. un po´ come quando si è deciso di colorizzare il vecchio cinema. Non ha funzionato».
Perché?
«I grandi film di Fritz Lang se vengono colorati si guastano, perdono quel miracoloso equilibrio che hanno gli originali. Così la visione di Metropolis, virata in 3D, sarebbe perlomeno strana perché il film non è nato con questo intendimento».
Quindi?
«Se il film nasce in bianco e nero, guai colorarlo, se nasce in due dimensioni, va bene così».
 contrario anche agli effetti speciali?
«No, ma se manca la qualità gli effetti speciali non migliorano niente».
Se riuscissero a convincerla ad accettare che venisse virato in 3D uno dei suoi lavori, quale sceglierebbe?
«Forse L´armata Brancaleone, forse La grande guerra. Ma no probabilmente nessuno».