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 2010  febbraio 13 Sabato calendario

SE LA LOTTERIA UN BOOMERANG

Stanislaus Kogoj ha seguito l’esempio dalla sua conterranea Treude Daniel. Lo scorso anno, dopo mesi di tentativi con i metodi tradizionali, la signora Daniel è finalmente riuscita a vendere la sua casa in Carinzia (Austria) indicendo una lotteria con 9.999 biglietti da 99 euro, andati letteralmente a ruba. Un partecipante, Walter Egger di St. Andrä im Gurktal, ha vinto la villetta sull’incantevole lago Woerthersee. Dal canto suo, Treude Daniel ha incassato quasi un milione di euro, cifra superiore al valore della casa, stimato in circa 830mila euro, e dalla quale ha dedotto le spese per il sito che ha promosso l’iniziativa (ancora online www.hausverlosung.at), la pubblicità e il notaio, la tassa sui giochi d’azzardo (12%) e quella sulla vendita dei terreni (3,5% del valore).
Ma a Kogoj, che contava di vendere con il sistema della lotteria non solo la villa di 450 mq, ma anche le tre automobili parcheggiate nel garage (una Nissan Murano, una Ford Galaxy e una Legier BeTwo), non è andata altrettanto bene, anche se fra le condizioni del sorteggio si assumeva l’impegno a pagare le spese di gestione dell’abitazione non legate alla sua utilizzazione, sino alla fine di quest’anno ( circa 500 euro mensili).
Kogoj si è ritirato dalla lotteria e la sua magione, dotata di piccola piscina coperta, sauna finlandese, giardino d’inverno con jacuzzi, due cucine, e circondata da un giardino di circa 1.300 mq, ora è in vendita a 1,25 milioni di euro su Internet (www.villajackpot.com). La cifra, sostiene l’austriaco, è scontata del 30 per cento.
«In sette mesi ho venduto solo 250 biglietti, dei 15.999 previsti – racconta ”. Il mio avvocato sta restituendo il denaro a chi li ha comprati». Rinunciando alla lotteria Stanislaus Kogoj ha perso i quasi 200mila euro versati al fisco (per la legge austriaca la tassa sui giochi d’azzardo è dovuta anche in caso di esito negativo) più le spese sostenute per la consulenza legale, le perizie, il sito allestito per promuovere la lotteria, per una cifra, sostiene Kogoj, non molto lontana dalla prima. Insomma una delusione e un vero e proprio salasso che, a quanto pare, hanno provato in molti in Austria.
Il caso della Daniel, all’inizio dello scorso anno, aveva suscitato grandi euforie fra i padroni di casa desiderosi di vendere ma frustrati dalla crisi (o fra quanti contavano di fare un affare
tout-court). Aveva anche spinto qualche addetto ai lavori locale a parlare di una nicchia di mercato che si sarebbe stabilizzata sul lungo termine, soprattutto per i prodotti di lusso. Su altri mercati, in effetti, il sistema lotteria ha dato buoni risultati.
Purtroppo però l’entusiasmo degli "scommettitori" si è spento con il passare dei mesi. C’è chi ha rinviato più volte l’estrazione in attesa di totalizzare la necessaria quantità di biglietti venduti e sapendo di vedere salire le spese di gestione dell’operazione. Qualcun altro ha diminuito il numero delle quote ( accontentandosi così di un ritorno inferiore). Altri ancora hanno annullato la lotteria.
Fra le vittime di questo genere di iniziative, in Austria, si conta anche una celebrità locale: la cantante Stefanie Werger. Aveva scelto questo metodo per alienare la villa di Graz, ma le è addirittura capitato che chi aveva prenotato i biglietti poi si sia rifiutato di pagarli.