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 2010  febbraio 12 Venerdì calendario

QUEL GIRO D’AFFARI DA 1,4 MILIARDI


Il giorno dopo è facile sentirlo dire. Bastava girare Roma ieri per sentire una sorta di senso di liberazione dopo l’arresto di Angelo Balducci, il re degli appalti pubblici. «Se non facevi parte dei suoi, non lavoravi proprio», spiega uno dei massimi esponenti di Confindustria che bene conosce la capitale e il settore degli appalti. Certo, se nell’ordinanza dei magistrati fiorentini Guido Bertolaso viene spesso definito il «potente sottosegretario», l’identikit di Balducci non è da meno. Basta fare due conti: nelle sue mani, grazie alla funzione istituzionale o a decreti ad hoc della presidenza del Consiglio dei ministri, sono finiti 1,4 miliardi di appalti per i grandi eventi. Duecento milioni e più all’inizio dell’organizzazione del G8 a La Maddalena, cifra simile dopo la nomina del 2005 a commissario per i mondiali di nuoto del 2009, 330 milioni per gli undici appalti legati ai 150 anni dell’Unità di Italia, a cui poi se ne sono aggiunti altri 465 milioni per 17 nuove opere, e ancora 180 milioni per rifare il Teatro San Carlo di Napoli e la nuova sede dell’Istat.
Un fiume di denaro pazzesco sostanzialmente nelle mani di un dirigente pubblico che negli anni ha goduto della fiducia di Francesco Rutelli, Antonio Di Pietro e dello stesso Bertolaso. Il nome di Balducci in queste vicende è legato a doppio filo con quello di Diego Anemone, il giovane (classe 1971) imprenditore romano che con i grandi eventi ha fatto bingo, conquistando almeno il dieci per cento di quegli appalti. Anemone è conosciuto a Roma, perché frequenta tutti i potenti che può: politici, dirigenti pubblici, giornalisti, manager, porporati e banchieri. La sua carta di credito è il Salaria Sport Village, grandioso centro sportivo e di benessere costruito alle
porte di Roma praticamente sul greto del fiume. Più di uno ha storto il naso, gli ambientalisti hanno gridato: chi mai ha dato il permesso di costruire così a rischio? Gli stessi che per altro l’hanno concesso a una grande banca e ad altri uffici nelle identiche condizioni. Con la tessera al suo club (platino, oro argento i vari abbonamenti annuali) Anemone si è conquistato simpatie e canali ottimi per lavorare.
Il suo gruppo è retto da una piccola snc, l’Anemone di Anemone Luciano & c, spesso inseguita da Equitalia-Gerit per qualche obbligo fiscale non osservato. Fatturato sotto i due milioni di euro. Ma in pancia il vero motore del gruppo: l’Anemone costruzioni srl. Nel 2007 fatturava meno di 11 milioni di euro. Poi sono arrivati gli appalti garantiti da Balducci. E nel 2008 il fatturato è triplicato: 37,8 milioni di euro. Con il boom la società è entrata nel consorzio La Maddalena scarl, che nel 2008 fatturava già 27,8 milioni di euro (per i lavori del G8). Un miracolo? Beh, mica tanto. Così lo descrivono i giudici di Firenze: «Angelo Balducci e Fabio De Santis, incaricati della gestione dei ”grandi eventi” (Mondiali di nuoto di Roma 2009, G8 della Maddalena, 150° anniversario dell’Unità d’Italia) insieme a Mauro Della Giovanpaola, pubblico ufficiale della struttura di missione per il G8 della Maddalena hanno asservito la loro funzione pubblica in modo totale e incondizionato agli interessi dell’imprenditore Diego Anemone (e non solo)». Per simpatia? Naturalmente no: «Tale asservimento veniva ben retribuito con vari benefit di carattere economico e non, anche di grande rilevanza patrimoniale: utilità indirizzate o direttamente ai tre pubblici ufficiali o a loro parenti o a soggetti a loro amici».
Grazie a intercettazioni e pedinamenti i magistrati arrivano anche ad elencare quali tipi di «utilità» siano stati graziosamente offerti dall’ Anemone: «A Balduccci Angelo: utilizzo di due utenze cellulari; personale di servizio nella proprietà di Montepulciano; uso di autovettura Bmw serie 5; messa a disposizione di Rosanna Thau (moglie di Balducci) di una Fiat 500; fornitura di mobili (un divano e due poltrone) per la proprietà di Montepulciano; esecuzione di lavori di manutenzione e riparazione negli immobili di Roma e Montepulciano; assunzione di Filippo Balducci (figlio di Angelo) e della sua compagna Elena Petronela Buchila; messa a disposizione di Filippo Balducci di autovettura Bmw del valore di 71mila euro; lavori di ristrutturazione per l’appartamento di Filippo Balducci in via Latina a Roma con fornitura di materiali di arredo in legno e tessuti; viaggi a bordo di aerei privati; numerosi soggiorni su sua richiesta all’hotel Pellicano di Porto Santo Stefano». Per il viceBalducci, Fabio De Santis, a parte un lotto di lavori subappaltato al fratello Marco anche «utilizzo di un’utenza cellulare; fornitura di mobili destinati alla sua abitazione; prestazioni sessuali a pagamento a Venezia (17 ottobre e 28 agosto 2008) e Roma (13 novembre 2008)». Per il quarto della combriccola, Mauro della Giovanpaola «prestazioni sessuali a pagamento a Venezia tra il 17 e il 18 ottobre 2008; uso di un immobile con personale di servizio all’isola della Maddalena; messa a disposizione di tre autovetture Bmw; fornitura di mobili per la sua abitazione».