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 2010  febbraio 12 Venerdì calendario

ANEMONE E IL SOICIO ECCELLENTE CON APPALTI IN TUTTA ITALIA

Inserito nei gangli dell’edilizia italiana, anche grazie ad alcuni soci eccellenti. Diego Anemone, l’imprenditore accusato di corruzione nell’affaire Bertolaso, sta nei giri che contano quando si parla di costruzioni. A testimoniarlo la circostanza che il personaggio, accusato tra l’altro di aver fornito donne alla sottosegretario in cambio di appalti, risulta avere legami con l’ImpresaRosso spa. Di cosa parliamo? Di un maxigruppo che vanta da tempo la gestione in Italia di una serie sterminata di commesse: dalla costruzione della nuova sede della Pirelli, all’edificazione del nuovo stadio della Juventus, fino alla costruzione della scuola dei marescialli dei carabinieri a Firenze, in particolare in quell’area di Castello di proprietà del presidente onorario di Fondiaria-Sai, Salvatore Ligresti. Ma procediamo con ordine.

Dobbiamo partire dalla To.ro, una società consortile di cui Anemone e consigliere di amministrazione. La società, neanche a dirlo, si occupa di costruzioni e il suo presidente di chiama Giampaolo Rosso. Un cognome che ritorna se si va a vedere la composizione del capitale sociale. La To.ro, infatti, è partecipata al 49% dell’Impresa Anemone Costruzioni della famiglia Anemone (Diego ne è stato direttore tecnico), e al 51% dall’ImpresaRosso spa. Quest’ultima, dopo aver risalito la bellezza di 6 società (Tulfin, Francfin, Dusino, Portacomaro, Solbrito e Crescentino), fa capo appunto a Giampaolo Rosso (e a Domenico Rosso).

L’ImpresaRosso spa ha una potenza di fuoco davvero ragguardevole. Innanzitutto nel 2008 ha fatto segnare un fatturato di 113 milioni di euro e un utile di poco meno di 4 milioni. Dati nettamente superiori sia a quelli dell’Impresa Anemone Costruzioni (fatturato di 34,4 milioni e utile di 588 mila euro) che a quelli della To.ro (fatturato di 1,4 mln e perdita di 6.200 euro). Ma a contare di più sono le commesse ottenute nel corso del tempo dell’ImpresaRosso, in particolare attraverso le sue società partecipate (tra controllate e collegate sono 32, tutte più o meno attive nell’edilizia, come emerge dall’ultimo bilancio). Svetta, per esempio, la costruzione a Settimo torinese del nuovo stabilimento della Pirelli Industria Pneumatici. Nell’appalto, del valore di 21,5 mln, l’impresa ha avuto una quota del 67%. C’è poi la costruzione del nuovo stadio della Juventus, 70 milioni di euro. Qui il gruppo era in un’Ati con una quota del 38%. Curiosamente c’è anche l’appalto per la costruzione a Firenze della Scuola dei carabinieri. Il valore è di 261 milioni di euro, e nella commessa il gruppo ha una quota del 15%. Ora, la costruzione della scuola è sull’area di Castello, a Firenze. proprio da un’inchiesta sull’urbanizzazione di questa zona, di proprietà di Salvatore Ligresti, che i magistrati sono arrivati all’affaire Bertolaso.