Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  febbraio 11 Giovedì calendario

DOMANDE

& RISPOSTE: LE SANZIONI CONTRO I CATTIVI -
L’Iran rischia nuove sanzioni internazionali. Di che cosa si tratta?
Sono misure alternative all’uso della forza decise nei confronti di un Paese ritenuto colpevole di violare il diritto internazionale per spingerlo a modificare la propria politica in un determinato settore: da quello dei diritti umani (come nel caso di Myanmar) al nucleare (Iran, Corea del Nord).
In che cosa consistono?
Le sanzioni possono essere diplomatiche o economiche: le prime consistono nella riduzione o nell’abolizione dei rapporti diplomatici. Le seconde prevedono limitazioni degli scambi economici, commerciali e finanziari, compreso il congelamento di fondi e risorse.
Chi le decide?
Un singolo Paese, un gruppo di Paesi o l’intera «comunità internazionale», l’Onu.
Sulla base di quale principio?
L’articolo 41 della Carta delle Nazioni Unite afferma che «il Consiglio di sicurezza può decidere quali misure, non implicanti l’uso della forza, debbano essere adottate per dare effetto alle sue decisioni». Ma per bloccare una risoluzione è sufficiente il veto di uno dei 5 membri permanenti del Consiglio.
La decisione del Consiglio è vincolante?
L’articolo 25 della Carta delle Nazioni Unite stabilisce che gli Stati membri sono obbligati ad adempiere alle «decisioni del Consiglio di sicurezza in conformità con la presente Carta».
Le sanzioni hanno sempre effetto?
No, sono state spesso aggirate. Non lo hanno avuto, per esempio, quelle imposte dalle Nazioni Unite all’Iraq dopo l’invasione del Kuwait del 1990, e neppure quelle adottate contro la Libia nel 1992. Più efficaci si sono rivelate quelle adottate nei confronti del Sud Africa dell’apartheid, negli Anni 80.
Anche l’Unione europea può decidere sanzioni?
Sì, sono considerate uno strumento della «Pesc», la Politica estera e di sicurezza comune, e vengono adottate secondo le disposizioni degli articoli 60 e 301 del Trattato istitutivo della Comunità europea. Le sanzioni sono decise con regolamenti del Consiglio europeo immediatamente esecutivi in ogni Stato membro. Lo stesso Trattato prevede che, per gravi ragioni politiche e motivi di urgenza, gli Stati membri dell’Unione possano adottare unilateralmente misure nei confronti di altri Paesi.
Quali sono i Paesi attualmente oggetto di sanzioni internazionali?
Bielorussia, Comore, Repubblica democratica del Congo, Corea del Nord, Costa d’Avorio, ex Repubblica federale di Jugoslavia, Iran, Liberia, Myammar, Moldova, Siria, Somalia, Sudan, Uzbekistan e Zimbabwe.
Quali sono le sanzioni finora decise dall’Onu contro l’Iran?
Nel dicembre 2006 il Consiglio di sicurezza ha vietato la vendita all’Iran di «materiali e tecnologie sensibili», cioè con un possibile impiego nucleare, e il blocco dei beni appartenenti a società e individui implicati in attività collegate al programma nucleare. Nel marzo 2007 il Consiglio ha vietato le esportazioni di armamenti verso l’Iran e ha adottato misure che limitano i viaggi di persone coinvolte nel programma nucleare. Nel marzo 2008 sono state decise indagini nelle transazioni delle banche iraniane, e autorizzate ispezioni ad aerei e navi in arrivo e in partenza da porti iraniani nel caso di «ragionevoli dubbi» sul loro carico. A partire dal 1979, quando fu assaltata l’ambasciata americana a Teheran, gli Stati Uniti hanno imposto a più riprese sanzioni unilaterali all’Iran.
Le sanzioni economiche hanno sempre scopi politici?
No, vengono imposte anche per ragioni economiche: per esempio per contrastare sussidi alle esportazioni o misure protezioniste considerate ostili.
Che cos’è l’embargo?
Una forma particolare di sanzione, che prevede il divieto di rapporti economici, commerciali e finanziari con un Paese al fine di isolarlo. Il caso più famoso è quello deciso dagli Stati Uniti nei confronti di Cuba il 7 febbraio 1962 - che ampliò restrizioni adottate subito dopo la rivoluzione castrista - e mai revocato.
L’Italia è mai stata oggetto di sanzioni?
Una sola volta, durante il fascismo: l’11 ottobre 1935 la Società delle Nazioni (l’organizzazione internazionale nata dopo la prima guerra mondiale che sarebbe stata sostituita dall’Onu dopo il secondo conflitto mondiale) deliberò una serie di sanzioni economiche in seguito all’invasione dell’Etiopia che non ebbero effetto: furono abrogate il 4 luglio 1936.
a cura di Emanuele Novazio