11 febbraio 2010
Giovanni Ghilardi, 42 anni. Originario di Alzano Lombardo ma residente a Lonno di Nembro nel Bergamasco, single, «taciturno, pochi amici», alle spalle una rapina in banca che aveva fruttato a lui e ai suoi compari due miliardi delle vecchie lire, dopo essere uscito di galera s’era messo a lavorare, come i cinque fratelli minori, nell’impresa edile del padre Giorgio
Giovanni Ghilardi, 42 anni. Originario di Alzano Lombardo ma residente a Lonno di Nembro nel Bergamasco, single, «taciturno, pochi amici», alle spalle una rapina in banca che aveva fruttato a lui e ai suoi compari due miliardi delle vecchie lire, dopo essere uscito di galera s’era messo a lavorare, come i cinque fratelli minori, nell’impresa edile del padre Giorgio. Il giorno dell’Epifania, dopo pranzo, uscì di casa dicendo alla madre Natalina «vado a vedere una partita di calcio» e da allora di lui non si seppe più nulla. La mattina di martedì 9 febbraio il suo cadavere, rannicchiato in posizione fetale, completamente congelato, con due colpi di pistola alla testa, fu trovato a Gessate in provincia di Milano nel bagagliaio della sua Land Rover. Dopo mercoledì 6 gennaio in Lombardia.