Monica Guerzoni, Corriere della Sera 13/12/2009, 13 dicembre 2009
DAL NOSTRO INVIATO
PARMA – Patrizio Bertelli, si è pentito?
«E di cosa, di avere detto quelle banalità?».
Dire che ci vorrebbe l’impeachment per Berlusconi non è proprio una banalità.
«Non è così che si dice? Impeachment. Però non ho mica detto che il governo deve cadere».
Non è ciò che spera?
«Spero che si metta a lavorare meglio.
Sull’Italia c’è una nuvola di Fantozzi, una melma. Non si capisce niente. Tanto che io, quando sono all’estero come amministratore delegato del gruppo Prada, ne parlo il meno possibile».
I suoi amici del Pdl si sono arrabbiati per l’attacco al premier, venerdì dal palco di Alleanza per l’Italia.
«Non so, ho tenuto il cellulare silenziato tutto il giorno. Per me è una parentesi chiusa, quello dell’assemblea di Parma è stato solo un divertissement ».
E Rutelli cosa le ha detto? All’Api non si aspettavano toni tanto forti.
«Non lo sapevo, è curioso. Francesco non l’ho ancora sentito, ma gli avevo detto che, se parlo, dico le cose come le penso io. Ci ho messo troppa energia?».
Molta energia, sì. Se lo aspettava di finire sui giornali?
«Un po’ me lo aspettavo. In giro c’è gente così sciapa che se uno si alza e dice qualcosa ecco che tutti si interessano. Quello che manca è il materiale umano».
Perché ha detto che la Fiat non deve avere gli incentivi?
«Perché non è giusto. Allora perché non darli anche alle biciclette o all’alta moda?».
Aderirà all’Api?
«No, ma sono amico di Rutelli».
Monica Guerzoni