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 2009  dicembre 12 Sabato calendario

Violetta, i 16 anni della discordia - La ”vera” Traviata, Marie Duplessis, pseudomino di Rose Alphonsine Plessis, era, ad appena sedici anni, la regina del demi monde parigino ottocentesco

Violetta, i 16 anni della discordia - La ”vera” Traviata, Marie Duplessis, pseudomino di Rose Alphonsine Plessis, era, ad appena sedici anni, la regina del demi monde parigino ottocentesco. Bellissima, longilinea, carnagione chiara, occhi magnetici, seduttrice per natura, persino intelligente. Franco Zeffirelli, per la sua ultima versione dell’opera di Verdi, ispirata a Dumas (che, per la sua Signora delle Camelie, volle riferirsi alla Duplessis) ha voluto una Violetta così, spiccatamente ”ragazza”. Da questa scelta pervicace, che il regista fiorentino ha rivendicato con fin troppa foga, spingendosi a non ritenere indonea al ruolo (nella sua visione) un’eccellente artista, nonché bellissima donna quale è il soprano Daniela Dessì, sono scaturite tempeste inenarrabili. La signora Dessì, sentendosi tacciata di sovrappeso e di inadeguatezza fisica durante la presentazione dello spettacolo all’Opera di Roma (debutto il 18 dicembre), ha fatto sapere di essere parecchio dimagrita, fino a indossare la taglia 44. E l’età, lo sappiamo, in arte, spesso anche nella vita, non conta. Con la Dessì, che si sarebbe calata nei panni di Violetta (debuttando il ruolo), il 27 e il 31 dicembre, due recite speciali in forma di gala, si è arrabbiato e se n’è andato anche il tenore Fabio Armiliato, marito di lei, anch’egli ottimo artista. ”No” anche al ruolo di Alice, da parte del soprano, nel Falstaff inaugurale 2010, firmato sempre da Zeffirelli, nonostante il regista abbia definito la Dessì perfetta per la parte. «I giudizi sulla vocalità sono di competenza del direttore d’orchestra e non del regista ha dichiarato Daniela e, se i miei avvocati lo riterranno opportuno, passeremo alle vie legali. La mia vocalità è a posto e lo dimostrano i successi recenti e il premio Abbiati appena vinto. Mi dispiace che le cose siano andate così, ma visto che è successo, non me la sono sentita di fare il Falstaff di gennaio». Vien fatto di pensare che ci sia nostalgia di certi retroscena capaci di rendere mitiche le attese dei fan della lirica al tempo di Verdi, quando la Traviata fu composta e la figura del regista non aveva ancora l’importanza di cui gode oggi. Zeffirelli, che non ha due anni, alla fine ha chiesto scusa. E tutto il mondo sa quanto Daniela Dessì abbia ben cantato e sappia ben cantare, quanto fascino possieda e che bel marito si ritrovi accanto. Forse il gruppo di artisti, tutti indiscutibili, di cui stiamo parlando, ha messo quasi inconsciamente in piedi un episodio di lirica sanguigna degno di riempire le pagine dei giornali e i servizi televisivi. Non ci si stupirebbe nemmeno di sapere che il tam tam degli aficionados (lo potete leggere sui siti) sfoci in qualche buu organizzato all’indirizzo dello spettacolo zeffirelliano. Speriamo di non dover registrare pure questo. Alla fine, Dessì, Armiliato, Gelmetti e Zeffirelli potrebbero invece ritrovarsi uniti nell’amore della musica. E per quell’amore, magnanimamente, passar sopra al resto.