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 2009  ottobre 14 Mercoledì calendario

Omofobia, bocciata la legge. Pdl diviso, polemica nel Pd - Bocciata sul nascere la legge contro l´omofobia anche con il voto della Binetti, scoppia nel Pd un nuovo caso teodem e Franceschini avverte: «C´è il problema della sua permanenza nel Pd»

Omofobia, bocciata la legge. Pdl diviso, polemica nel Pd - Bocciata sul nascere la legge contro l´omofobia anche con il voto della Binetti, scoppia nel Pd un nuovo caso teodem e Franceschini avverte: «C´è il problema della sua permanenza nel Pd». Mentre i «laici» finiani si distinguono dal resto del Pdl votando contro la maggioranza. La legge è battuta: «Un brutto segnale al Paese» giudica con severità Gianfranco Fini. L´Udc e la maggioranza hanno affossato il "testo Concia" che prevedeva aggravanti per le aggressioni motivate dall´odio verso i gay. La questione pregiudiziale sulla costituzionalità presentata dall´Udc («legge confusa» per Casini) è stata approvata con 285 voti a favore, 222 contrari e 13 astensioni. In un clima di grande tensione, dopo il voto, la deputata del Pd Paola Concia è uscita infuriata dall´aula gridando «i gay sono quelli da buttare al macero in trenta secondi. Mi vergogno di questo Parlamento. Ora mi rivolgerò alla Corte di Giustizia europea». Italia dei valori e Pd hanno votato contro la pregiudiziale, ma Concia se la prende anche con il suo partito: «Il Pd non ha appoggiato la richiesta di rinvio, che avrebbe permesso di salvare il testo». Il segretario del Pd Franceschini accusa la maggioranza: «Si vergogni». Però quello della Binetti «è un problema, un signor problema». La scelta della parlamentare teodem di votare assieme alla maggioranza «è intollerabile. Contro l´omofobia c´è una sola linea del Pd e la libertà di coscienza non c´entra nulla». Bersani avverte che «chi ha votato per sospenderla si assumerà le proprie responsabilità», ma «su come bisognava procedere ho le mie idee. Qualche problema c´è ed è da valutare». Paola Binetti replica ricordando che il suo è un voto coerente. «La formulazione dell´emendamento era ambigua. Il mio voto è in continuità con quello che avevo espresso due anni fa in Senato sullo stesso argomento». Ma un caso politico destinato a lasciare il segno, la bocciatura della legge contro l´omofobia l´ha aperto anche nel Pdl. Infatti un gruppo di deputati, soprattutto vicini a Gianfranco Fini, ha votato con Pd e Idv contro la pregiudiziale dell´Udc. Sulla bocciatura della legge duro il giudizio della deputata Flavia Perina, molto vicina al presidente della Camera, che ha votato contro assieme al vicecapogruppo del Pdl Italo Bocchino: «L´affossamento della legge sull´omofobia rappresenta un grave passo indietro per il Parlamento e per il Paese». «Che peccato», scrive Farefuturo, fondazione del presidente della Camera Fini. «La legge sull´omofobia si sarebbe dovuta approvare all´unanimità. Poteva essere una bella occasione per una legge condivisa e necessaria». Invece è stata «un´occasione sprecata anche e soprattutto per il centrodestra italiano». Incalza un deputato finiano, che non ha partecipato al voto, Fabio Granata: «Il voto favorevole alla pregiudiziale sull´omofobia, alcune proposte sui simboli religiosi e alcune dichiarazioni contrarie a politiche di integrazione e cittadinanza che strumentalizzano vergognosamente alcuni episodi di fondamentalismo, testimoniano quanta strada ci sia ancora da fare per costruire un Pdl non appiattito culturalmente, prima ancora che politicamente, sulla Lega e su posizioni non in linea con le moderne destre europee». Mara Carfagna, ministro per le Pari opportunità, prende un impegno: «Proporrò al Consiglio dei ministri un disegno di legge che preveda aggravanti per tutti i fattori discriminanti previsti dal Trattato di Lisbona, compresi quelli dell´età, della disabilità, dell´omosessualità e della transessualità». Annuncia Marina Sereni, vicecapogruppo del Pd alla Camera: «Questo testo ormai è morto, ma il Pd ne presenterà uno nuovo e chiederà che si discuta in aula a novembre».