Giovanni Caprara, Corriere economia 12/10/2009, 12 ottobre 2009
Il cielo è pieno di Tv- Per Eutelsat, big europeo, la televisione vale il 72% del fatturato. E con i nuovi satelliti in grado di rimbalzare Internet dallo spazio canali a pagamento meno cari La televisione trascina la crescita senza soste del mercato delle telecomunicazioni via satellite, addirittura raddoppiato nell’arco di cinque anni superando, a livello mondiale, gli 80 miliardi di dollari
Il cielo è pieno di Tv- Per Eutelsat, big europeo, la televisione vale il 72% del fatturato. E con i nuovi satelliti in grado di rimbalzare Internet dallo spazio canali a pagamento meno cari La televisione trascina la crescita senza soste del mercato delle telecomunicazioni via satellite, addirittura raddoppiato nell’arco di cinque anni superando, a livello mondiale, gli 80 miliardi di dollari. E non c’è crisi economico-finanziaria che tenga; anzi, secondo alcuni, la TV è diventata una sorta di «bene- rifugio» psicologico. «I nostri clienti della televisione a pagamento aumentano perché si offre loro un piacere prolungato con un costo ridotto», nota Giuliano Berretta, presidente di Eutelsat, il più grande operatore regionale e uno dei quattro big mondiali. Gli altri sono Intelsat, Telesat e Ses. Al galoppo Nell’ultimo anno la quota dei servizi via satellite è salita del 16% e quella degli equipaggiamenti connessi (decoder, ecc.) addirittura del 34% rispetto all’anno precedente. I canali disponibili nell’alta definizione hanno compiuto un balzo del 170% negli ultimi tre anni. Eutelsat con la sua flotta di 23 satelliti copre, oltre l’Europa, dalla Russia al Medio Oriente, dal Nordafrica all’Oceano Indiano. «Per noi la TV rappresenta il 72% del fatturato che quest’anno supererà il miliardo di euro – aggiunge – con un aumento del 4,7%». I conti e le prospettive delle due società attive in Europa, Ses e Eutelsat appunto, sono incoraggianti e semmai chi le guida deve impegnarsi a governare bene la crescita. «Fino a poco tempo fa i nostri satelliti erano addirittura troppo impegnati – precisa Berretta – arrivando ad un riempimento dei canali fino al 97%. Con gli ultimi satelliti lanciati siamo riusciti a contenere il valore intorno all’ 88%, cioè ancora superiore alla soglia dell’85% ritenuta ottimale. E con Ses – nota – la concorrenza è robusta». Frequenze Ma che cosa alimenta il continuo sviluppo? «Sono le nuove tecnologie e una varietà di possibilità sempre più rispondenti alle aspettative e alle necessità ». Per questa ragione si è alla caccia di nuove frequenze e di nuove posizioni nell’orbita geostazionaria a 36 mila chilometri intorno all’Equatore. «Due sono le sfide in cui crediamo e siamo già impegnati: la trasmissione nella banda Ka, la banda larga che aprirà l’era di Internet via satellite, e il cinema elettronico» precisa Berretta. Alla fine dell’anno prossimo, infatti, Eutelsat lancerà il KaSat che, con una potenza di 76 miliardi di bit al secondo, potrà soddisfare due milioni di utenti. Primo del suo genere e costruito in Europa da Astrium-Eads, con le capacità di download (10 megabit) e upload (oltre 1 megabit) diventerà un potente nemico dell’Adsl terrestre offrendo un ampio mercato. «In Italia il 45% del territorio non è coperto dall’Adsl e quindi il satellite aprirà una finestra importante», nota Berretta. Ora esiste un servizio analogo, giudicato «intermedio », con una potenza ridotta a 3,6 megabit. La corsa verso la banda larga Ka (20-30 GHtz) è anche spinta dal fatto che l’inferiore banda Ku (10-14 Ghtz) è al limite dell’affollamento e dunque non consente sviluppi. Il salto è giudicato da alcuni troppo ambizioso, ma se si vuol crescere nei servizi adeguandosi ai nuovi bisogni professionali e domestici sempre più rilevanti non c’è che questa strada. Con la nuova superbanda si materializzerà, appunto, senza limitazioni il sogno di Internet via satellite a lungo inseguito sulle due sponde dell’Atlantico. Assieme si trasmetteranno dati e «in particolare – fa rilevare il presidente di Eutelsat – si darà il via ai servizi di TV regionale a costi accessibilissimi. Ognuno degli 82 spot, cioè le macchie di copertura che garantisce, sono infatti grandi come la Lombardia». Le orme di Eutelsat saranno seguite dagli americani che nel 2011 lanceranno un satellite analogo, il Viasat-1. Terminali Viasat, tra l’altro, fornirà pure i terminali per entrambi. «Il costo del servizio rimarrà inalterato a 35 euro al mese, ma diventerà, di fatto, più economico perché si amplierà il collegamento da da 3,6 a 10 megabit». Il prezzo dei terminali che oggi è intorno ai 400 dollari dovrebbe dimezzarsi in breve tempo per assestarsi sui 120 dollari. «La seconda sfida a cui guardiamo – conclude Berretta – è il cinema digitale inviato direttamente dallo spazio alle sale. Francia e Italia sono i due Paesi più avanzati su questo fronte e nella nostra Penisola sono 270 le sale già attrezzate. Con un obiettivo: arrivare presto al cinema tridimensionale, a 3D. Quando andremo al botteghino assieme al biglietto ci forniranno anche gli occhialini polarizzati». Intanto Eutelsat, assieme a Ses, ha avviato la fornitura di servizi mobili in banda S attraverso i quali si può effettuare, ad esempio, un pagamento automatico ai caselli autostradali o aggiornare le mappe del navigatore Gps. Le telecomunicazioni via satellite, che sono state le prime applicazioni dello spazio, si confermano la parte più preziosa e propulsiva del mercato cosmico .