Lettere a Il Sole 24 Ore, 11/10/09, 11 ottobre 2009
OLIMPIADI, NO GRAZIE
Imperversa la sfida tra Roma e Venezia per la candidatura alle prossime Olimpiadi del 2020. Roma vorrebbe fare il bis e Venezia vorrebbe togliersi di dosso l’immagine di città-museo. Mentre si decide quale delle due città dovrà prepararsi per affrontare il severo giudizio del Cio, a Roma scoppia piscinopoli con tanto di sequestri degli impianti che sono stati utilizzati nel corso degli ultimi mondiali di nuoto. E gli impianti olimpici utilizzati nel corso delle ultimi olimpiadi invernali di Torino costano più di quello che rendono.
Insomma, i giochi olimpici nonostante le promesse dei politici locali che sognano ricadute occupazionali e di immagine sulle città che ospitano i giochi raramente raggiungono questo scopo. In Italia riescono anche a essere fonte di guai. Se volete un consiglio, lasciate perdere, risparmiamo soldi e grane legali che in questi casi sono una certezza.
Teodoro Marini