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 2009  settembre 25 Venerdì calendario

SCIENZIATI NASA SICURI: «C’ ACQUA SULLA LUNA»

La Luna un posto più secco dei nostri deserti? Finora pensavamo così, ma da ieri molte delle certezze sulla costituzione del nostro satellite sono da rimettere in discussione. Sulla superficie lunare, infatti, scienziati della Nasa, l’agenzia spaziale americana, hanno trovato il segno della presenza di molecole di acqua, un po’ dappertutto, ma soprattutto in prossimità dei poli lunari.
La scoperta è stata annunciata ieri sera in una conferenza stampa a Washington, è stata possibile grazie all’analisi dei dati trasmessi a terra negli ultimi mesi da uno strumento americano - M3, Moon mineralogy mapper- alloggiato nella sonda indiana Chandrayaan- letteralmente "viaggio alla Luna" - che si è poi schiantata per malfunzionamenti al suolo del nostro satellite.M3 è una sofisticata fotocamera che ha esaminato sotto varie lunghezze d’onda quasi tutta la superficie lunare scoprendo appunto la "firma" dell’acqua.
Il team di scienziati che sono arrivati alla scoperta- con tre articoli pubblicati su Science - è stato guidato dall’americano, Carle Pieter, responsabile dello strumento M3, della Brown University di Providence. Alla conferenza stampa era presente anche Jim Green, direttore della divisione di scienze planetarie della Nasa a Washington.
Il segnale trasmesso da M3 era comunque abbastanza debole e confuso, per questo gli scienziati hanno dovuto rianalizzare i dati di altre due sonde che avevano osservato le stesse zone lunari rispettivamente 5 e 10 anni fa, anche se con strumenti meno perfezionati. Si tratta di Deep Impact, una sonda Nasa che aveva sorvolato la Luna nel 2005 e di Cassini, un satellite sviluppato in collaborazione fra la Nasa;l’europea Esa;e soprattutto l’Asi, l’agenzia spaziale italiana. Cassini sorvolò la Luna dieci anni fa osservandola con uno strumento, tutto italiano, sofisticatissimo per quei tempi.
«C’è molta prudenza perché l’interpretazione dei dati è veramente difficile», dice Angioletta Corradini, la maggiore planetologa italiana, che a Cassini ha collaborato fin dalla sua ideazione negli anni Ottanta. «Qui a Pasadena, dove sono da qualche giorno - continua la scienziata c’e stata una lunga discussione con gli autori della ricerca, ma la scoperta sembra proprio esserci. Il punto interessante è anche il meccanismo attraverso cui si formerebbe l’acqua, del tutto nuovo e che dovremo studiare approfonditamente nei nostri laboratori terrestri».
Le molecole di acqua rilevate sarebbero infatti prodotte dall’urto fra le particelle emesse dal Sole, il cosiddetto vento solare, e il suolo lunare, su cui arrivano indisturbate dato che il nostro satellite non ha atmosfera. Nell’urto verrebbe liberato l’ossigeno contenuto nei minerali lunari che andrebbe a legarsi con l’idrogeno per formare, dopo una serie di reazioni chimiche, le molecole di acqua. Comunque niente acqua liquida e tantomeno abbondante. Per dare un idea se si scorticasse la superficie lunare per un centimetro di spessore in un’area grande come un campo da calcio se ne ricaverebbe solo un bicchiere d’acqua.
La berranno dei futuri astronauti?
Difficile da dirsi.Senz’altro la scoperta apre nuove possibilità per una futura base lunare abitata, proprio in un momento di acceso dibattito sul futuro della esplorazione spaziale Nasa. Problemi di budget sembrano impedire il proseguimento dell’esplorazione della Luna e poi di Marte con astronauti.
Mancano, secondo i calcoli di una commissione nominata dal presidente Barack Obamae presieduta da Norman Augustine, un veterano dell’industria aerospaziale statunitense, varie diecine di miliardi di dollari. Intanto il 9 ottobre prossimo potremmo forse avere una conferma importante della presenza di acqua sulla Luna. Un satellite Nasa, Lcross, verrà scagliato come un gigantesco proiettile sulla superficie di un cratere lunare al polo sud. Si spera che, grazie all’urto, la crosta lunare si polverizzi , rivelando eventuali riserve di ghiaccio che si sospetta siano presenti nel sottosuolo lunare.
Per il momento, in attesa di essere rivisitata dall’umanità, la Luna si riprende la sua parte di prima attrice, dopo essere stata troppo a lungo dimenticata e considerata oramai senza più segreti da svelare.