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 2009  settembre 25 Venerdì calendario

"Ho imparato ad assaporare la vita": le confessioni private di Re Giorgio - «La malattia mi ha fatto capire che non puoi scherzare con la vita

"Ho imparato ad assaporare la vita": le confessioni private di Re Giorgio - «La malattia mi ha fatto capire che non puoi scherzare con la vita. Troppo stress fa fame. Così adesso, lavoro meno, faccio una pausa tra l´una e le tre di pomeriggio e cerco di andarmene a casa alle 6». Giorgio Armani è sereno e rilassato, parla di come ha vissuto la sua malattia (una epatite da intossicazione alimentare) e smentisce, in maniera categorica, di voler vendere il suo marchio. «L´unica cosa che è cambiata davvero è che adesso ho imparato a godermi la vita» spiega in una lunga intervista concessa a Wwd, la rivista americana di moda. «Passo più tempo nella mia casa di Broni, ho scoperto il piacere di stare con i miei gatti, i miei cani, il mio staff. Prima mi sentivo come ospite in casa mia, anche se è tragico godersi le cose che hai realizzato grazie a una malattia». E a proposito del testamento dice: «Durante la malattia, la mia priorità era stare meglio. Così non mi sono inflitto pensieri negativi, come scrivere un testamento. Ovviamente ne ho fatto uno molto tempo fa e forse era ora di rivederlo ma non l´ho fatto perché i miei giorni erano incentrati nel prendere medicine, riposare e aspettare che mia sorella venisse a trovarmi con un dessert. Da malati si diventa un po´ infantili, un aspetto in netto contrasto con il mio atteggiamento dittatoriale». Armani parla anche di suo nipote Andrea Camerana, figlio della sorella Rosanna, indicato come probabile candidato alla direzione. «Andrea è una persona deliziosa - spiega - Amo il suo modo di vedere con calma i problemi. Lui non è coinvolto quanto me in azienda, dentro fino al collo da mattina e sera. Io sono un po´ impulsivo nell´affrontare le cose, non concedo tempo né a me né agli altri. Tengo Andrea al mio fianco perché è mio nipote e gli voglio bene. E chissà, un giorno potrebbe avere una grande opportunità in azienda». Armani è tornato in pista con grinta ma ammette che per lui è molto faticoso demandare agli altri quello che ha sempre fatto in prima persona. «Se possibile non delego o delego sotto il mio controllo. Amo occuparmi di tutto trasversalmente. Ma la malattia mi ha fatto scoprire i valori sentimentali che devono essere coltivati e ben gestiti. Spero di non tornare ad essere aggressivo e sgarbato una volta tornato in salute. Cercherò di non farlo».